Paola (Cs) | Si è insediato ieri il nuovo Procuratore Pierpaolo Bruni, la costa può cominciare a tremare

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Paola (Cs) | Si è insediato ieri il nuovo Procuratore Pierpaolo Bruni, la costa può cominciare a tremare

(Nella foto, il Procuratore Pierpaolo Bruni. Fonte foto: Cosenza Channel)
L’ufficialità era arrivata a marzo scorso, ma ci sono voluti tre mesi prima che il più giovane Procuratore d’Italia, Pierpaolo Bruni, 47 anni, si insediasse negli uffici del quarto piano del Tribunale paolano, subentrando a Bruno Giordano, trasferito a sua volta alla procura di Vibo Valentia. La cerimonia, sobria e blindatissima, è avvenuta ieri mattina ed è stata “officiata” dal presidente del Tribunale Paola Del Giudice.

 

Bruni, originario di Crotone, dal 2010 ha fatto parte del pool antimafia di Catanzaro, dove ha condotto inchieste che in alcuni casi sono servite a smantellare i più potenti clan della ‘ndrangheta. Senza guardare in faccia nessuno. E i maligni dicono che sia proprio questo il motivo del trasferimento: a un certo punto lo stesso Bruni, indomabile giustiziere, sarebbe diventato un Procuratore scomodo per lo Stato, che sarebbe ancora troppo incline al dialogo e alle trattative con la criminalità organizzata. Ovviamente questa tesi potrebbe essere il frutto di pura fantasia.

Il dato certo è che l’arrivo di Pierpaolo Bruni al Tribunale di Paola da tempo sta facendo tremare diversi personaggi ancora impuniti che abitano la costa alto tirrenica.  Più precisamente laddove questi personaggi erano riusciti negli anni a tessere buoni rapporti con persone che avrebbero potuto coprire le malefatte. Così pare.

Fatto sta che, anche se certamente si tratti di un caso, appena dopo la notizia dell’arrivo di Bruni, si è ordinata la disposizione di un sequestro penale di un’area demaniale che si trova sul lungomare di Diamante per una presunta occupazione abusiva perpetrata per quasi un ventennio senza che mai nessuno, prima d’allora, fosse intervenuto. Era il 30 marzo scorso.

Stando a quanto riferiscono fonti accreditatissime, il giovane Bruni si sarebbe già buttato a capofitto tra le carte che sarebbero state fatte arrivare al suo indirizzo già mesi addietro. Il Procuratore starebbe dunque occupandosi già di questioni che sull’alto Tirreno cosentino sono arcinote e che riguarderebbero la dilagante corruzione all’interno degli enti pubblici. Basterebbe scorrere per qualche minuto sulle pagine dei vari albi pretori on line per rendersi conto dell’enorme spreco di denaro pubblico, molto spesso destinato ad amici e parenti di (certi) amministratori. Che dalle loro stanze cominciano già a farsi il segno della croce.