(Uno scorcio di Pedace)
Le indagini coordinate dal pm Cozzolino e condotte dai carabinieri, su disposizione della procura di Cosenza, nel 2012 avevano portato alla luce alcuni gravi comportamenti di alcuni dipendenti comunali di Pedace. Secondo le accuse, 17 persone, dopo aver timbrato il cartellino, si allontanavano dal posto di lavoro per compiere attività di carattere privato. Pertanto, ne era scaturito un processo, durante il quale gli indagati erano stati rinviate a giudizio per truffa aggravata e assenteismo.
Ma il giudice Enrico Di Dedda qualche giorno fa ha stabilito in primo grado di giudizio di condannarne dieci e assolverne sette con formula piena.
I nomi dei condannati sono:
- Costantino Basile (1 anno e 6 mesi);
- Luigina Curcio (1 anno e 6 mesi)
- Gianfranco Faraca (condannato a 1 anno e 6 mesi);
- Valentina Faraca (1 anno, 3 mesi e 15 giorni);
- Salvatore Manieri (1 anno, 2 mesi e 15 giorni);
- Gabriele Nicoletti (1 anno e 4 mesi);
- Mario Oliverio (1 anno, un mese e 25 giorni);
- Gina Piraine (1 anno e 6 mesi);
- Licia Dora Scarcelli (1 anno e 6 mesi);
- Liliana Talarico (1 anno e 4 mesi).
Tutti i sopracitati dovranno risarcire i danni al Comune di Pedace.
Gli imputati assolti invece sono:
- Dino Mario Altomare;
- Teresa Celestino;
- Vincenzo Greco;
- Antonietta Lucanto;
- Ernesto Murrieri;
- Franca Nicoletti;
- Francesco Zagotta.
