Cosenza, ridicola campagna sulla cannabis: la risposta in rime del cosentino Sergio Crocco

0
Cosenza, ridicola campagna sulla cannabis: la risposta in rime del cosentino Sergio Crocco

La cannabis è certamente uno stupefacente e rientra nella categoria delle droghe, seppur leggere, pertanto non inciteremo certo al suo consumo, tanto più se associato all’alcool, a meno che non sia per fini terapeutici. Ma la campagna di sensibilizzazione avviata stamane dal Comune di Cosenza ha oggettivamente del ridicolo.
 
Sui muri della città stamattina campeggia una scritta: la cannabis ti devasta il cervello. Cioè, mentre nel resto del

mondo, laddove già non lo è, si pensa alla sua legalizzazione, a Cosenza il sindaco Mario Occhiuto ordina dei manifesti in cui si asserisce che la cannabis devasti il cervello.
E per carità. Se il sindaco vuole sensibilizzare i cittadini a non usare la cannabis faccia pure, ma la vicenda diventa ridicola allorquando, dati alla mano, emerge che a devastare i cervelli dei cosentini non sono proprio due tiri d’erba, bensì la cocaina. Che scorre a fiumi. Nelle scuole, nelle strade, nei bar, nei locali e negli uffici. E sì, caro Occhiuto, negli uffici. Persino quelli della pubblica amministrazione. Perché la cocaina è la droga dei ricchi, di chi può permetterselo, di chi la può pagare anche più di cento euro per un grammo. E’ la droga di chi ha i soldi, insomma (fatta eccezione di chi ruba e spaccia per comprarla), è la droga della Cosenza bene, dei figli di papà e molto spesso proprio dei loro papà e pure qualche mamma. Quella sì che sballa, devasta il cervello e offusca la mente.
Quindi perché la campagna di sensibilizzazione contro la cannabis e non contro quello schifo di polverina bianca che viene tenuta nascosta in condizione igieniche precarie per lo spaccio e viene tagliata con altre sostanze, quali ad esempio gli acidi, che sono dei veri e proprio killer dei neuroni?
A sciogliere le riserve ci pensa come sempre Sergio Crocco (clicca qui per leggere la sua storia), cosentino doc, storico ultrà del Cosenza calcio, giardiniere di professione e poeta per diletto, che risponde letteralmente per le rime ironizzando, ma neanche troppo, su una situazione davvero paradossale. Rigorosamente in dialetto cosentino. Eccola.
 
Fascituasti
Non fumare la maria
ti fa male arrassusia
non toccarla ch’è malerba
dimmi caro, chi ti serba?
Vu’ na’ storia di pezzata?
ti vu’fari na’ tirata?
vuoi la droga per i ricchi?
Quella che fa’ molto shicchi?
Dai ragazzo, parla pure
forza, ascolta il tuo comune
sarai accolto con la strina
se ti fai di cocaina
Di schifosa, dintra cca’
c’è la vostra falsità
è schifosa e devastata
la tua nasca fracomata.
Ridicoli.

Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato