Praia a Mare, il tripudio di sprechi in quel teatrino chiamato ospedale

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Praia a Mare, il tripudio di sprechi in quel teatrino chiamato ospedale

Nel preciso istante in cui questo scritto prende forma, centinaia di euro prendono letteralmente fuoco ad ogni secondo in un tripudio di sprechi in quel teatrino chiamato ospedale, sito in Praia a Mare.
 
Non ne vogliate a questa penna, capisco bene che dire apertamente la triste verità equivale ad un fallimento per la comunità e specialmente per chi, con grande sforzo si è prodigato per raggiungere un nobile scopo, ma ahimè, la verità è proprio questa, è stata inaugurata una tabella, anche brutta, e non un ospedale.
Se avessi bisogno di un posto letto? Non ci sarebbe, se avessi bisogno di un intervento chirurgico? Neanche a parlarne e gli esempi potrebbero essere centinaia.
Capiamo bene che non si può avere tutto e subito, o no?
Sì, noi cittadini vogliamo tutto e lo vogliamo prima di subito, bisognava riportare tutto a pieno regime e solo in seguito fare feste, tagli di nastri e grufolare felici come maiali nel nostro stesso sporco se si voleva, non viceversa.
Così si è solo cercato di insinuare, in chi non ha occhi per vedere, una realtà distorta dei fatti, di far credere di essere al sicuro e tutelati da una struttura che non può far fronte neanche alla stitichezza di una signora, così ci è stato riferito, che ha dovuto prima acquistare il farmaco e poi tornare in pronto soccorso.
Chi scrive non trova aggettivi che possano essere riportati in questa sede per ciò che succede sotto gli occhi di tutti, ma in fondo a chi interessa, l’importante è che siamo di nuovo tappa del giro, che per carità, è un onore, ma a noi serve quell’ospedale e solo dopo tutto il resto.
di ALBINO CONSOLE
Albino Console, 37 anni, si è diplomato al liceo classico Aldo Moro di Praia a Mare e si è laureato in Infermieristica ed Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specializzandosi in seguito in rianimazione cardio polmonare d’urgenza e maxi emergenze. Dopo aver lavorato presso un ospedale d’eccellenza del sud Italia e privatamente sull’alto Tirreno cosentino, si dedica all’attività di blogger per la testata giornalistica on line La lince – La penne nella piaga, con maggiore riguardo per gli argomenti che riguardano la sanità del suo territorio. Da qualche tempo ha intrapreso il percorso che lo porterà a diventare un giornalista pubblicista e a breve pubblicherà il suo primo romanzo.
 

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