«Irregolare e potenzialmente pericoloso lo scavo per l'ascensore al santuario»

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«Irregolare e potenzialmente pericoloso lo scavo per l'ascensore al santuario»

Viva soddisfazione viene espresso dal gruppo politico Sinistra Italiana circolo di Praia a  Mare per l’esito negativo espresso dalla sovrintendenza dei beni ambientali della Calabria – Ufficio di Cosenza in relazione ai lavori di realizzazione di un ascensore che, muovendo attraverso una struttura verticale in acciaio per un’altezza di 40 m. rispetto alla quota del piazzale di parcheggio a servizio del Santuario, avrebbe consentito di giungere ad una passerella dello sviluppo di ml 15 circa anch’essa in acciaio, percorrendo la quale e una successiva galleria scavata nella roccia.
 
Dubbi non di poco conto quelli sollevati dal consigliere comunale di Praia a Mare nonché segretario di SEL e della costituente forza politica Sinistra Italiana Francesco Marsiglia emersi nel luglio del 2016.
I molteplici dubbi relativi inizialmente al bando e alle fasi progettuali poiché essendo stato pubblicato in data 14/06/2016 non rispettava il nuovo Codice dei contratti (D.Lgs. 50/2016 vigente dal 19/04/2016)
Facendo un parallelo tra gli elaborati a corredo del bando e quelli richiesti dalla normativa vigente veniva evidenziato la presenza di una generica Relazione e la mancanza della Relazione illustrativa che avrebbe dovuto contenere, tra l’altro, l’analisi delle varie soluzioni progettuali possibili e delle motivazioni che hanno portato alla scelta di quella migliore.
Oltre alla scarna semplicità degli elaborati progettuali, il bando doveva contenere la scelta delle ipotesi alternative e dovevano essere analizzate tutti i dati e le considerazioni sulla base delle quali si è giunti alla determinazione progettuale migliore.
Nell’esposto a firma di S.I., inviata alla stampa, e fatta pervenire a mezzo PEC a tutti gli enti preposti del ministero dei beni culturali nonché alle associazioni ambientaliste si facevano rilevare che le osservazioni contenute nella nota 10703 del 10/06/206 a firma del responsabile LL.PP, il quale su suggerimento del Sindaco rispondeva al presidente dell’Ordine degli Architetti, non erano rispondenti alla verità, poiché veniva fatto credere che l’opera non ricadeva nel vincolo archeologico monumentale.
Alacremente è stato fatto notare che la sentenza del 28/01/2014 della VI Sezione del Consiglio di Stato stabilisce che è necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza sia per le opere da realizzare sul bene sottoposto a vincolo monumentale sia per quelle staccate da esso se implicano l’aderenza o l’appoggio di un nuovo manufatto a quello vincolato.
Davvero sorprendenti le conclusioni del geologo, riportate a pagina 21 della  Relazione geologica a corredo della progettazione.
Sicuramente tale dichiarazioni saranno sfuggite al redattore del progetto preliminare, il quale descrive un ammasso roccioso con caratteristiche scadenti, già evidenziate da altrettanti geologi, me compreso, in riferimento ad un’altra opera, fortunatamente abortita, consistente nella realizzazione della campana di vetro dal peso di 15 tonnellate  all’interno santuario.
Secondo il geologo la realizzazione di uno scavo all’interno dell’ammasso comporterebbe una procedura di esecuzione in galleria estremamente complicata e delicata e quindi impattante, costosa e pericolosa.
Proprio per le difficoltà di esecuzione lo stesso geologo proponeva in alternativa la realizzazione di tapis roulant e/o scale mobili in adiacenza alla scalinata esistente di fatto scartando e bocciando la soluzione proposta nel progetto preliminare redatto a cura dell’Amministrazione comunale.
Tutte queste osservazioni, venivano inviate oltre che agli enti preposti, anche alle associazioni ambientaliste in quanto vi era la necessità di coinvolgere tutti coloro avessero a cuore le sorti del nostro patrimonio ambientale – religioso e storico.
Siamo in attesa di leggere le motivazioni del diniego e auspichiamo che nel futuro quest’Amministrazione coinvolga i gruppi politici, le associazioni ambientaliste prima di cimentarsi in opere inutili e con forte impatto ambientale, costose nella fase di realizzazione e di gestione, costate alle tasche dei contribuenti cittadini diverse centinaia di euro per non veder realizzato nulla!!!
Dott. geol. Francesco Marsiglia
Consigliere Comunale e segretario SEL Praia a Mare


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