Comunicazione 3.0, Michele Cucuzza agli studenti paolani: «Non cadete nelle trappole del web»

0
Comunicazione 3.0, Michele Cucuzza agli studenti paolani: «Non cadete nelle trappole del web»

Il convegno si è tenuto ieri mattina presso l’auditorium del complesso Sant’Agostino di Paola
 
La comunicazione telematica che ha superato l’evolutiva fase del 2.0, quella dell’interazione tra essere umano e la rete, e si appresta a sfondare le porte del 3.0, dove i confini del reale e l’irreale spesso si mescolano fino a che il più potente mezzo di connessione diventa per certi aspetti distruttivo e pericoloso. Di questo e di tanto altro si è discusso ieri mattina nell’auditorium del complesso Sant’Agostino di Paola, dove il noto giornalista Michele Cucuzza ha parlato a lungo con gli studenti di diversi istituti scolastici paolani. L’evento, a cui hanno partecipato anche il sindaco Roberto Perrotta, i dirigenti scolastici e la dott.ssa Angela Zavaglia in rappresentanza del Provveditorato di Cosenza,  porta il logo della presidenza del consiglio del Comune di Paola, che nella persona del presidente, Graziano Di Natale, da tempo ha intrapreso un percorso di formazione e di fattiva collaborazione con i giovanissimi scolari della cittadina.
«Pensate a come siamo fortunati a vivere nell’epoca di internet – ha dichiarato l’ex conduttore del Tg2 -, possiamo connetterci con chiunque, in qualunque momento, in qualunque parte del mondo quanto e quando vogliamo. Ritengo che sia la più grande rivoluzione dopo quella industriale». Ma «allo stesso momento – ha precisato -, assistiamo quotidianamente al fenomeno delle fake news, che disorientano i lettori, ai ricatti e al bullismo della rete, che non di rado finiscono per esasperare le vittime fino al suicidio».
Insomma, un’arma a doppio taglio quella della rete, che ogni giorno pone davanti a gravi rischi sia gli adulti che i bambini. E ieri mattina proprio uno di loro, Giuseppe, 12 anni appena, lancia l’allarme ancora sottaciuto: «Quello che conosciamo del web è appena il 15% di ciò che esiste. Il restante 85% è detto “dark web”, o web oscuro, dove si compra e si vende droga senza freni, si mettono in piedi traffici di esseri umani e di organi, ma soprattutto è il posto dove i pedofili adescano le loro vittime con estrema facilità, perché è quella parte di internet che non è accessibile nemmeno ai più scaltri navigatori della rete, nemmeno alla Polizia postale».
E allora come si fa ad evitare di cadere nella trappola? «Con una buona dose di buon senso – si è detto in sala – ed evitando di caricare in internet o in qualsiasi chat foto o video attinenti alla vita privata». In caso succeda e ci si senta in pericolo, bisogna rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine. «È vero – si è detto ancora durante il dibattito – la rete è piene di rischi e pericoli, ma facendone un buon uso e invitando gli altri a farne, difficilmente si può incappare in trappole di quelle di cui sentiamo parlare spesso al telegiornale».
La comunicazione è uno mezzo importantissimo e come tale va difeso, con le unghie e con i denti. Pertanto è fondamentale saper riconoscere una notizia vera da una falsa per non diventare inconsapevoli complici della mala informazione che distorce la realtà e provoca seri danni, come ad esempio le notizie farlocche sulla politica o, peggio ancora, sulla salute.
«Quando leggete una notizia – ha suggerito Cucuzza – controllate sempre che compaia in almeno una delle testate giornalistiche italiane considerate autorevoli e veritiere. È questione di pochi secondi, vi porta via pochissimo tempo. Siate sempre curiosi e fatevi delle domande su ogni cosa, mettete sempre tutto in discussione».
Il tempo passa veloce, la lezione finisce, e Michele Cucuzza scatta un selfie con i ragazzi da pubblicare nella pagina facebook “E poi Paola“, creata alcune settimane fa con gli studenti e tuttora gestita insieme a loro. Perché comunicare, assicura il conduttore televisivo siciliano, è tutto. O quasi.
 

Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato