La Sila3vette, connubio di sport, natura e bellezza a 360 gradi

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La Sila3vette, connubio di sport, natura e bellezza a 360 gradi

Un evento che celebra l’importanza dello sport invernale, valorizzando le bellezze alpine del territorio calabrese di rilevante interesse turistico a livello internazionale. La cornice da favola dell’evento è Camigliatello Silano, una località montana del paese di Spezzano della Sila e avrà inizio il 26 gennaio. Per l’occasione ci ha parlato della manifestazione Mara Carchidi Vicepresidente della  ASD “Tmc 360 sport”, l’associazione che organizza la Sila3vette.
 
Mi parli della Sila3vette, in cosa consiste e qual è la sua finalità?
La Sila3vette è una winter challenge ossia una sfida invernale che ha la particolarità di essere gemellata con tre races partner internazionali ci hanno permesso di avere forza sia dal punto di vista mediatico, sia dal punto di vista dei partecipanti. La gara giunta alla sua seconda edizione, detiene una rilevanza internazionale poiché io e Giuseppe Guzzo il Presidente della ASD “Tmc 360 sport” ci siamo occupati di unire la Sila3vette la sportività creata nel cuore del Parco Nazionale della Sila con ambienti sportivi molto più grandi.
 L’associazione Sila3vette è gemellata con “Iditasport Alaska” la quale è considerata  la gara numero uno nel mondo per quanto riguarda tali generi di sfide. Oltre ad essa, la sfida è gemellata con la “Rovaniemi150” la prima gara in Europa per questo genere di sportività che si svolge in Finlandia. L’ultima è la “Black Baikal” che consiste nella attraversata del lago di Baikal. Proprio queste ultime conferiscono valore alla Sila3vette in quanto detengono un’importanza notevole a livello mondiale. Le discipline sono tre trekking, sci o bici con la FatBike.
La partenza è fissata per il giorno 26 gennaio da Camigliatello Silano e andremo a coinvolgere diverse zone del Parco Nazionale della Sila. A tal proposito,  ad esempio,  nel circuito degli 80 km sarà coinvolta Lorica. In più, la novità di quest’ anno è la partenza nella 12 km nel sabato mattina che definiamo turistica. In tale occasione, bbiamo dato la possibilità a gruppi e famiglie di assaporare il sapore di queste sfide molto particolari. Infatti, la 12 km è una passeggiata nella neve che può essere svolta anchee da chi non ha esperienza sul campo, a differenza delle altre per le quali è prevista una preparazione specifica, trattandosi di una sfida estrema. La finalità dell’insieme delle gare non è solo una ma sono molte. Ogni sfida presenta un obiettivo diverso che consiste nella volontà di vivere il territorio, di stare a contatto con la gente o semplicemente di sfidare e mettere alla prova se stessi. La chiave di tutto consiste nella crescita e nel raggiungimento di un fine turistico, di  valorizzazione e conoscenza dei tesori della Calabria la quale non deve essere conosciuta soltanto per il suo mare ma anche per le attività che presenta  durante il periodo invernale. La particolarità della la sila3vette è che  ha una partenza in notturna su un circuito di 80 km e 40 km nei boschi notturni e zione basa sulla presa in considerazione dei fattori quali le condizioni meteo, il gelo e la neve. Un’impresa da non poco. ”
 
 
Qual è lo stato d’animo che si ha di fronte a questa esperienza innovativa ed entusiasmante?
Lo stato d’animo è costituito da un insieme di sensazioni che spaziano dall’avvertenza del “peso” della responsabilità insieme alla paura che tutto proceda per il verso giusto che riesca nell’intento che vogliamo ottenere. Sicuramente, la sensazione predominante è al momentro è la paura unita alla tensione. Un insieme di emozioni”.
 
È previsto un prosieguo?
Certamente è prevista una continuazione perché ripeto il nostro fine è quello turistico legato all’estensione della conoscenza del territorio insieme all’opportunità di crescita che tali attività offrono. Un altro progetto che abbiamo in mente riguarda il Cammino di Norman Douglas. Lo scorso anno il vincitore della sila3vette Pasquale La Rocca è arrivato in Finlandia riuscendo a vincere, ottenendo  il primo posto assoluto in sci dopo aver attraversato 150 km a -30 gradi in 26 ore. Per noi una persona che partecipa decidendo di terminare il tutto è già un vincitore.”
 
Un’esperinza unica, una sfida con  se stessi nella natura. Da non perdere.
di Benedicta Felice