'Igloo experience': affrontare se stessi e il gelo, amando le bellezze della Calabria

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L’avventura che abbraccia i boschi dell’alto Tirreno cosentino tra la Riviera dei Cedri ed il Parco Nazionale del Pollino. Un’esperienza unica, dove la parola d’ordine è l’amore per la natura unita alla volontà di mettersi in gioco, di sfidare se stessi e le proprie capacità senza osare sfidare la natura. Amarla essendo grati per questo dono meraviglioso, sfruttando le sue potenzialità e traendone beneficio. Il 10 e l’11 febbraio si svolgerà “l’igloo experience” un’iniziativa che prevede due giorni di full immersion nell’ambiente, in particolare modo in un igloo e outdoor con bivacco notturno. Per aderire a tale sfida, non sono richieste particolari competenze tranne tanta curiosità, voglia di conoscere le tecniche necessarie per la sopravvivenza da adottare in una situazione di emergenza. A tal proposito, ci ha descritto l’esperienza l’organizzatore Angelo Lucchese che ha dato vita a tale evento, insieme a Gianfranco Mazzuca.
 
Com’è nata l’idea dell’igloo experience e qual è il suo fine?
L‘idea è nata quasi per gioco. Io e Gianfranco, l’ altro istruttore della scuola, avevamo già fatto esperienza di un pernottamento sotto la neve anche se l’esperienza è stata diversa. Quest’ultima infatti si è compiuta costruendo un tipo di rifugio denominato “truna”. La truna si realizza scavando una buca nella neve e creando  il tetto mediante dei blocchi di neve oppure incrociando gli sci sopra. Dopodiché si pone un telo termico o un poncho e una volta fatt, si ricopre di neve. Poi ci si tiene al riparo dal gelo mettendosi dentro il sacco a pelo. Attraverso queste esperienze abbiamo cercato di riprodurre l’igloo sulla “falsariga” dell’albergo di ghiacchio che costruiscono in Svezia. Lo scorso anno  abbiamo aperto tale progetto la prima volta in Calabria, precisamente in Sila vicino Lorica e di mattina ci siamo trovati circondati da visitatori i quali non avevano mai avuto l’occasione di vedere  un igloo, nello specifico che era abitato per due giorni da noi.
Il fine del progetto è quello di far conoscere un altro aspetto della Calabria, la regione che non è solo mare o rafting che offre.alabria può vantare la presenza di tre parchi nazionali quali il Pollino, la Sila e l’Aspromonte.
Siamo usciti fuori dagli schemi, invogliando la gente a godere delle bellezze dell’ inverno, passando la notte nell’igloo. Quest’ultimo è  totalmente insonorizzato e all’interno esso, la temperatura avvertita è  sempre di 0° oppure 1°. Senz’altro è un’eperienza da provare. Inoltre, l’evento proposto si trova in contemporanea con lo svolgersi della giornata di San Valentino quindi può essere una buona occasione per trascorrere in un modo innovativo la festa degli innamorati”.
 
In cosa consiste l’Associazione Calabria Survival? Prevede l’attuazione di progetti simili?
È una scuola di sopravvivenza che propone attività su tutti i fronti, attività di survival sportiva. Ci tengo a precisare che, erroneamente da come molti credono, la nostra scuola non prevede lo svolgimento di corsi paramilitari. Nonostante ciò,  abbiamo ricevuto il riconoscimento dal Ministero della Difesa come associazione idonea a fornire servizi e materiale alle forze armate. Disponiamo del codice Nato che è univoco e permette di  identificarci. Proponiamo uno stile di vita che hanno vissuto i nostri bisnonni in montagna nello stare dietro i greggi, in quanto si doveva creare il bivacco una capanna fatta di rami intrecciati e coperta con il muschio perché l’escursionista deve pensare al fatto che possa avere un imprevisto e nell’attesa dei soccorsi  creare il rifugio e sopravvivere durante la notte. In tal modo, emerge una resilienza che dovremmo avere  tutti in maniera innata, una propensione che si forgia mediante il compimento di gesti quali l’accensione del fuoco, la costruzione di  un riparo di emergenza con il materiale che si trova nel sottobosco. Noi non insegniamo a sfidare la natura ma a confrontarsi, sfidando i  propri limiti perché porsi contro la natura è controproducente. La natura è indomabile e non rientra nella nostra filosofia.”
 
Quali sono le emozioni avvertite durante la preparazione dell’evento che è giunto alla seconda edizione?
La nostra soddisfazione è quando vediamo che le persone che si sono divertite ci ringraziano per l’esperienza trascorsa. E’ una soddisfazione percepita a livello interiore per essere riusciti a trasmettere agli allievi il nostro sapere, il modo di interagire  il bosco senza lasciare  traccia ossia, senza lasciare rifiuti in giro rispettando l’ambiente. La nostra soddisfazione passa attraverso  i partecipanti”.
Un’esperienza innovativa, un modo di vivere mettendosi in gioco amando le opportunità che l’inverno in Calabria ci offre. Un’occasione da non perdere.
di Benedicta Felice