Intervista a Mancini jr: «I miei avversari non li conosciamo né io né i cittadini»

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Nella foto, Giacomo Mancini. Fonte foto: dal web
 
Classe 1972, cosentino doc, marito, padre, professione avvocato e già due volte deputato della Repubblica italiana. Segni particolari: è discendente della potente dinastia dei Mancini. E’ nipote di Giacomo Mancini senior, tre volte sindaco di Cosenza, deputato e ministro, nonché per un periodo segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, ed è figlio di Pietro Mancini, anche lui ex sindaco di Cosenza, giornalista, scrittore e vice direttore di Gr Rai. Il capostipite della famiglia, Pietro Mancini, nonno di Pietro e padre di Giacomo senior, fu eletto consigliere al Comune di Cosenza nel 1907 e nel 1921 fu eletto alla Camera, risultando il primo deputato socialista calabrese.
 

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Mancini junior in questi giorni è tornato alla ribalta per la candidatura al collegio uninominale di Cosenza e hinterland per tentare di vincere la causa politica del Partito Democratico, al quale però, nonostante la vicinanza, non risulta iscritto. La coalizione del Pd è sostenuta da Civica Popolare, Più Europa con Emma Bonino e Insieme.
Nei giorni scorsi è finito al centro di feroci polemiche per un paradosso politico che lo vede protagonista: le elezioni del 4 marzo potrebbero regalargli, allo stesso momento, una poltrona da deputato ottenuta con il sostegno della coalizione del Pd, o farlo rientrare nel consiglio regionale della Calabria dove 4 anni fa si candidò con Forza Italia, risultando il primo dei non eletti. Circostanza che si potrebbe verificare se il meloniano Fausto Orsomarso verrà a sua volta eletto in Parlamento.
Noi gli abbiamo chiesto il perché delle sue scelte, come sarà il suo futuro politico, quanto pesa il suo cognome in questa tornata elettorale, cosa ne pensa dei suoi principali avversari e molto altro ancora. Sentite cosa ci ha risposto.
 
*La foto di copertina e le foto contenute nel video sono tutte tratte dal web