Lettere alla redazione: «Ecco da dove nasce il sequestro di 5 mln beni alla Tricarico»

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Lettere alla redazione: «Ecco da dove nasce il sequestro di 5 mln beni alla Tricarico»

Gentile redazione,
 
il sequestro preventivo di 5 milioni di beni nei confronti della clinica Tricarico di Belvedere, nasce da un accertamento della guardia di finanza del maggio 2015, quando la nuova società CTR Srl aveva delegato l’avv. Saverio Cetraro con nomina del 13 aprile 2015. La finanza nel controllare gli anni dal 2011 in poi evidentemente ha riscontrato il mancato pagamento di imposte e tasse erariali per l’importo oggetto di sequestro.
Ripetendo di fatto quanto già accaduto con la vecchia società negli anni precedenti quando l’ex commissario giudiziale, Ferdinando Caldiero, era amministratore e commercialista incaricato della vecchia società. I componenti il collegio sindacale dell’attuale società che gestisce la casa di cura sono Sganga Alessandra subentrata al cognato Pasqualino Saragó, Aita Maria assessore del comune di Cetraro, Crocicchio Patrizia che collabora e lavora presso lo Studio Sganga e Saragó. Da ricordare che Saragó è il professionista del piano di ristrutturazione art.182 legge fallimentare presentato il 24 dicembre 2010 dal cognato di Caldiero, Avv Vincenzo Caridi e che lo stesso Caldiero è l’attuale vice presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di Paola il cui presidente è il Dr Giorgio Sganga, papà di Alessandra, suocero di Saragó e persona con la quale collabora la Dr ssa Crocicchio. Se a ciò si aggiunge che la Dott.sa Marino Anna Maria da Amantea, tesoriere dell’ordine dei commercialisti di Paola, è componente del collegio sindacale dell’Istituto Ninetta Rosanno, si evince che chi ha rapporti col Caldiero è comunque controllore della vecchia e della nuova società della clinica Tricarico con la evidente ed indiscutibile constatazione che le revisioni legali sono toccate per lo più ai componenti il consiglio dell’ordine dei dottori commercialisti di Paola di cui è vice presidente il solito controllore Ferdinando Caldiero.
Se non è conflitto di interessi ciò, il conflitto stesso e le incompatibilità non esistono.
Lettera firmata