Il giornalista Martino Ciano, qualche giorno fa a Diamante in veste di moderatore al fianco di Davide Vecchi, giornalista de Il Fatto Quotidiano
«Lancio questa notizia con molta sobrietà, perché siamo solo all’inizio della ripresa di Rete 3 Digiesse». Ogni tanto l’editoria calabrese regala qualche storia a buon fine e stavolta a darne atto è il giornalista Martino Ciano, 35enne volto storico dell’emittente televisiva nata nel 2008, che ieri sera ha confermato le voci che si rincorrevano ormai da giorni.
Solo il 31 marzo scorso un post di Gaetano Bruno, fino ad allora direttore della testata, aveva sorpreso tutti con un comunicato nel quale annunciava la sospensione di ogni attività attività giornalistica. «Nei giorni scorsi la proprietà ci ha informato di dover sospendere ogni attività a partire dal 1 Aprile – aveva scritto Bruno -. Purtroppo la mancanza dei fondi regionali, venuti meno già a gennaio dello scorso anno, hanno pesato non poco sulle economie della Digiesse».
Ma proprio il termine “sospensione” aveva mandato tutti in confusione, soprattutto quelle migliaia di affezionati spettatori: ennesima mattanza editoriale o solo una pausa per riorganizzare la squadra e mettere mano ai conti? Fortunatamente si è trattato della seconda ipotesi, anche se il volto della redazione Rete3 Digiesse cambia radicalmente, a cominciare dalla direzione.
«Da oggi – annuncia ancora Martino Ciano – assumo la responsabilità delle testate giornalistiche dell’emittente televisiva e della Radio. Ringrazio di cuore per la fiducia Giorgio de Rosa e Stefano de Rosa. Ringrazio tutti coloro che sono stati al mio fianco finora e Gaetano Bruno che mi ha preceduto, a tutti ho espresso la mia gratitudine privatamente, come è giusto che sia. Come detto questo è il primo passo. Rimanete collegati».
La notizia è stata accolta dai cittadini del comprensorio altotirrenico con enorme entusiasmo, tanto che il post ha già raccolto quasi 600 like e con il passare delle ore il numero è destinata ad aumentare.
I motivi sono principalmente due. Il primo è che Rete3 Digiesse ha rappresentato sin da principio, con tutti i direttori che si sono succeduti, un punto di riferimento per tutta l’informazione del territorio cosentino, per l’imparzialità dei suoi cronisti, per aver raccontato i fatti senza faziosità, con estrema lucidità e senza giustizialismi, merce rara di questi tempi, per aver dato voce a chiunque, senza distinzioni, per essere stato il megafono degli ultimi e talvolta dei bisognosi. Per questo la momentanea chiusura era stata vissuta da molti quasi come un vero e proprio dramma.
Il secondo motivo, senza nulla togliere ai professionisti che l’hanno preceduto, è da rintracciarsi nella stima e nell’affetto che colleghi, lettori e spettatori nutrono per Martino Ciano.
Forse perché Martino è un cronista lontano anni luce dal prototipo di giornalista altezzoso e saputello a cui siamo, ahinoi, abituati. Perché Martino Ciano è un cronista che non ha mai dimenticato da dove viene e come ci è arrivato a costruirsi una carriera giovane ma già importante, che lo vede autore di tre libri e migliaia di articoli scritti in oltre 12 anni di onorata professione. Perché Martino Ciano è un cronista a cui la vita ha risparmiato poco o nulla ma che ogni volta è saputo rinascere dalle proprie ceneri e sempre con il sorriso sulle labbra. Perché Martino è un cronista che, pur avendo fame di riscatto come chiunque nasca in questa terra bella e maledetta, non ha mai sgominato per far emergere la sua figura a scapito di amici o colleghi. Martino Ciano, per intenderci, non è un cronista qualunque, è il cronista per eccellenza, un cronista con cui ogni collega vorrebbe lavorare e che ogni editore sogna di annoverare tra i suoi dipendenti.
Mai sopra le righe e profondamente rispettoso della verità, ancora oggi Martino Ciano, dall’alto dei suoi titoli di studio e i centinaia di libri divorati nella sua esistenza, lavora perché vuole imparare e non perché vuole insegnare, come fosse il primo della classe.
Martino Ciano, insomma, in una terra assai poco meritocratica, in una terra dove più sei mediocre e meglio è per tutti, sembrava destinato a diventare l’ennesimo cronista di razza messo all’angolo da un sistema corrotto che, in Calabria più che altrove, tutela e foraggia sempre e solo i soliti noti.
E invece no. I fratelli Giorgio e Stefano De Rosa, editori della Rete3 Digiesse, hanno deciso che, seppur con enormi sacrifici, la parola fine non doveva ancora arrivare e che finalmente Martino Ciano doveva essere premiato per il suo impegno costante e per l’amore spropositato per questo lavoro.
Al collega Martino Ciano, la redazione La Lince augura infiniti auguri per questa nuova grandiosa avventura editoriale.
Lunga vita a Rete 3 Digiesse.
Francesca Lagatta,
direttrice de La Lince