Ambulanti, la replica dell'ente paolano: «Incontrare l'Ana è possibile ma solo per accettarne le scuse»

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Ambulanti, la replica dell'ente paolano: «Incontrare l'Ana è possibile ma solo per accettarne le scuse»

Nella foto, il sindaco di Pala Roberto Perrotta. L’amministrazione comunale paolana risponde all’associazione nazionale ambulanti che nella giornata di ieri aveva diffuso questo comunicato stampa: Paola, il pasticciaccio della fiera di San Francesco: il disappunto degli ambulanti
 
Difficile da accogliere come “monito”, impossibile da accettare come “minaccia”, la nota diramata dall’associazione nazionale ambulanti da l’impressione d’essere stata redatta sotto forma di intervento comiziale da campagna elettorale. Perché l’attacco frontale al sindaco e ad un non meglio specificato (ma identificabile) dirigente, più che segnalare il disagio connesso al prolungamento della fiera, denota un profondo malcontento per l’interruzione di prassi consolidate, come ad esempio quella di “ingaggiare” un servizio privato di guardiani da destinare alla “supervisione” dell’abusivismo.
La strumentalizzazione di un convincimento che la realtà dei fatti ha poi smentito, vale a dire i presunti disagi cui sarebbero andati in contro i bancarellari della domenica, è il chiaro segnale di una malafede aprioristicamente rivolta all’azione dell’amministrazione comunale che, invero, ha cercato ogni possibile soluzione per tutelare gli interessi generali della categoria. Il prolungamento della fiera e la permanenza del Luna Park non sono state decisioni prese per un mero vezzo, ma azioni decise per tutelare gli interessi di chi – a causa dell’inclemenza metereologica abbattutasi su Paola negli ultimi giorni – appartiene con eguali diritti alla categoria degli ambulanti. Per questa ragione un doveroso ringraziamento va all’ufficio commercio che, diretto dal dottore Quintino Sarpa, ha saputo coniugare ogni sorta di necessità, coordinando istanze e proposte su cui, successivamente, la Polizia Municipale ha vigilato con encomiabile professionalità.
Agitare il venticello della discriminazione, anticipando i tempi al punto d’aver pubblicato la nota nel corso del 4 Maggio, è l’ulteriore riprova di un’ostilità decisa, scientificamente mirata al discredito e tutt’altro che incline ad un atteggiamento collaborativo. Nella giornata di ieri, ogni venditore del mercatino domenicale ha trovato posto, così come gli spuntisti che hanno trovato libere diverse aree. Nessuno è stato penalizzato e dai diretti interessati non si è levata alcuna voce critica. È probabile che certe associazioni politicizzate, con riferimenti apicali immersi nell’agro pontino, più che occuparsi dei reali problemi della categoria, mirino a screditare il lavoro di un’amministrazione dal colore politico non proprio consono ai propri ideali. Si rispediscono pertanto al mittente le elucubrazioni espresse a mezzo web, con la riprova incontestabile di fatti che vanno nel verso prospettato dall’amministrazione comunale di Paola. Quanto è accaduto potrebbe ripetersi e, visto il risultato, si ripeterà. A questo punto, l’unico motivo per incontrare siffatta associazione, potrebbe riguardare soltanto l’accettazione delle scuse formali che da oggi si richiedono per la scompostezza dell’intervento divulgato.