Autorità idrica calabrese, i sindaci Idm: «Un soggetto pubblico per la gestione del servizio idrico»

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Autorità idrica calabrese, i sindaci Idm: «Un soggetto pubblico per la gestione del servizio idrico»

Nei prossimi giorni si terrà la prima assemblea dell’Autorità Idrica Calabrese (AIC) costituita dai 40 sindaci eletti nello scorso mese di marzo. Oltre all’approvazione dello Statuto e all’avvio di tutti gli adempimenti previsti dalla Legge Regionale N. 18/2017, sarà un’occasione importantissima per tracciare, finalmente, le linee guida per la regolamentazione del ciclo idrico integrato delle acque.
 
Alla presenza del consigliere regionale Orlandino Greco, i sindaci de L’Italia del Meridione eletti nell’assemblea dell’AIC, Rosario Pasquale Abenante di Umbriatico (Kr), Walter Scerbo di Palizzi (Rc), Giovanni Greco di Castrolibero (Cs), Domenico Romeo di Calanna (Rc) e Tommaso Paola di Bianchi (Cs), si sono riuniti per fare il punto sulla condizione del frammentato servizio idrico calabrese, evidenziando come la mancanza di programmazione e di visione d’insieme nel settore abbia prodotto notevoli ritardi negli investimenti previsti (completamento degli invasi, nuove opere, efficientamento delle reti) rispetto alle altre regioni d’Italia. Si rende quindi necessario dare un definito assetto al servizio idrico integrato calabrese e il ruolo dell’AIC è cruciale.
Per tale motivo L’Italia del Meridione ritiene fondamentale rispettare i tempi previsti dalla normativa per la costituzione dei vari organi dell’autorità idrica e soprattutto per la scelta della forma di gestione propedeutica alla definitiva individuazione del gestore unico. Nessuna proroga alla gestione commissariale sarà tollerata.
I sindaci dell’IDM, in coerenza con quanto da tempo dichiarato, sono per l’affidamento della gestione ad un soggetto completamente pubblico, nel pieno rispetto anche del referendum costituzionale sull’acqua pubblica che i cittadini hanno sostenuto con forza. Sarà compito dell’AIC definire il rapporto con il fornitore all’ingrosso, la So.Ri.Cal Spa, che dovrà rappresentare il punto di partenza per la costruzione del nuovo servizio, salvaguardando le esperienze maturate e la struttura organizzativa già presente sul territorio calabrese, a patto però che si faccia subito chiarezza sul socio privato, che ha dimostrato di curare solo i propri interessi e non certo quelli dei calabresi. L’attuale fase di stallo di So.Ri.Cal. non contribuisce affatto al risanamento societario considerato che il debito contratto con le banche e con l’Enel viene interamente pagato con gli incassi del canone e, quindi, con i soldi dei cittadini senza che il socio privato versi un solo euro. I sindaci in questione chiederanno, pertanto, nella prima seduta dell’assemblea il rispetto dell’attuazione della L.R. 18/2017 per l’avvio operativo dell’AIC così che si possa procedere in tempi brevi con gli adempimenti atti a garantire, entro novembre, l’individuazione del soggetto gestore unico per il servizio idrico integrato.
I SINDACI DE L’ITALIA DEL MERIDIONE

GIOVANNI GRECO
TOMMASO PAOLA
ROSARIO PASQUALE
DOMENICO ROMEO
WALTER SCERBO