Proposta Istituzione Fondo Solidarietà Idrico per la Calabria, lettera aperta di Idm Scalea

La missiva a firma di Antonio Pappaterra è stata inviata al presidente della Regione Calabria Mario Gerardo Oliverio, al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, al capogruppo Regionale Oliverio Presidente Orlandino Greco e a tutti i Sindaci dei Comuni di Montagna della Calabria

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Proposta Istituzione Fondo Solidarietà Idrico per la Calabria, lettera aperta di Idm Scalea

Oggetto: Gestione delle acque nella Regione Calabria, proposta Istituzione “Fondo di Solidarietà Idrico per la Calabria”.

 

Caro Presidente Oliverio, Caro Presidente Irto,

in qualità di coordinatore di IDM Scalea e come ex Amministratore Comunale di un comune montano, mi preme scriverVi pubblicamente per sottoporre alla vostra gentile attenzione la proposta di adottare una misura o un provvedimento legislativo adeguato che istitutisca un “Fondo di Solidarietà Idrico per la Calabria”, atto a favorire un ritorno di investimenti di spesa ed economico per i comuni ed i territori in cui ricadono bacini imbriferi, pozzi e sorgenti di acqua potabile che servono la rete idrica regionale, gestita dall’azienda Sorical ed in prospettiva dall’Autorità Idrica della Calabria.

Tale provvedimento, come da voi risaputo, sarebbe utile per supportare politiche locali contro lo spopolamento delle aree interne da cui proviene la preziosa risorsa acqua e per aiutare le comunità locali ed i comuni di montagna, attraverso un ritorno di spesa, prevista come voce obbligatoria nei bilanci di gestione delle reti idriche, da destinare agli enti locali nel cui territorio sussistono impianti, opere di adduzzioni e sorgenti destinati a fornire acqua pubblica ai comuni della Regione.

Lo scopo della proposta naturalmente, non è solo quello di aiutare i comuni montani ad affrontare spese di bilancio ed investimenti sociali per le propriè comunità, equilibrando , in forma morale e materiale, lo sfruttamento della preziosa risorsa acqua, ma anche quello di non lasciare alla desolazione le aree interne della nostra regione, attraverso l’ausilio obbligatorio di un ritorno economico di investimenti in modo duraturo e continuo per le aree di sorgente.

A Supporto della proposta che Vi esplicito in queste righe, riporto l’esempio dei comuni delle Alpi che a seguito della legge 959 del 27/12/1953, oltre a Consorziarsi in Comuni di Bacino Imbrifero gestendo direttamente le sorgenti d’acqua, beneficiano di un ritorno economico dallo sfruttamento delle acque denominato sovracanone BIM, derivante dalla produzione di energia elettrica dalle centrali Idro.

E’ giusto ribadirvi che la proposta che vi porto all’attenzione punta all’Istituzione del Fondo di Solidarietà o di un sovracanone che andrebbe calcolato come parametro standard nelle spese di gestione della rete idrica e che il parametro da adottare dovrebbe considerare la sostenibilità e la concretezza del Fondo stesso.

Restando  in attesa di un positivo accoglimento della proposta, colgo l’occasione per PorgerVi Distinti Saluti.

Antonio Pappaterra

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