Da Rossano a Cetraro, Carabinieri a cavallo per la prevenzione dei reati ambientali

Saranno interessati i Comuni di Spezzano della Sila, Casali del Manco, Longobucco, Montalto Uffugo, Acri, Bisignano, Rossano e Cetraro

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Da Rossano a Cetraro, Carabinieri a cavallo per la prevenzione dei reati ambientali

(ANSA) – COSENZA, 19 LUG – Dagli inizi di luglio i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza si avvalgono del concorso dei militari del 4° Reggimento a cavallo per rafforzare i servizi a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Si tratta di 7 unità alloggiate presso i Carabinieri Forestali del Cupone a Camigliatello Silano. I servizi stanno interessando località e frazioni dei Comuni di Spezzano della Sila, Casali del Manco, Longobucco, Montalto Uffugo, Acri, Bisignano, Rossano e Cetraro.

 

Il comandante provinciale, ten. col. Piero Sutera, ha sottolineato “il carattere di prossimità alla cittadinanza dell’iniziativa, voluta e realizzata nell’ambito del piano per il potenziamento dei servizi di vigilanza estiva per dare ancora più concretezza ed incisività alle attività di polizia, già sviluppate in modo quanto più vicino ed accessibile alla gente.

Le attività sono mirate a prevenire e contrastare il fenomeno degli incendi e dei reati ambientali, nonché a rafforzare il controllo del territorio”.

 

Di seguito il comunicato stampa dell’Arma dei Carabinieri:

Dagli inizi di luglio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza si avvalgono del concorso specialistico dei militari del 4° Reggimento a cavallo – eredi delle gloriose tradizioni ippiche dell’Arma dei Carabinieri – per rafforzare i servizi a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio della provincia.

In particolare, su richiesta del Comando Provinciale di Cosenza, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha autorizzato l’impiego di un contingente composto da 7 unità, alloggiato presso i Carabinieri Forestali del Cupone a Camigliatello Silano, ove è presente quanto necessario per la scuderizzazione dei cavalli.

Al fine di ottimizzare l’impiego dei Carabinieri a cavallo, il Comando Provinciale ha predisposto una mirata pianificazione dei servizi, che tiene conto delle esigenze di sicurezza del territorio provinciale e si sviluppa attraverso una costante sinergia con i militari delle Stazioni Carabinieri, dei Reparti Speciali dell’Arma e dei Carabinieri Forestali.

Nella predisposizione delle attività l’attenzione è stata focalizzata sul controllo delle aree rurali e delle zone boschive più impervie ove i controlli non possono essere effettuati da pattuglie a piedi o tramite i mezzi in dotazione all’Arma dei Carabinieri. Più in dettaglio, i servizi perlustrativi stanno interessando in modo specifico diverse località e frazioni dei Comuni di Spezzano della Sila, Casali del Manco, Longobucco, Montalto Uffugo, Acri, Bisignano, Rossano per la parte costiera Jonica e Cetraro per quella tirrenica.

In tale quadro,  il Comandante  Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Ten. Col. Piero SUTERA, ha inteso sottolineare “il carattere di prossimità alla cittadinanza di questa iniziativa, fortemente voluta e realizzata su preciso input del Comando Provinciale di Cosenza nell’ambito del piano per il potenziamento dei servizi di vigilanza estiva, allo scopo di dare ancora più concretezza ed incisività alle attività di polizia, già sviluppate sul territorio in modo quanto più vicino ed accessibile alla gente”. In particolare, il Comandate Provinciale ha sottolineato che “le attività sono principalmente mirate a prevenire e contrastare il preoccupante fenomeno degli incendi e, più in generale, dei reati ambientali, nonché a rafforzare il controllo del territorio attraverso perlustrazioni anche nelle aree più impervie, ove tra la fitta vegetazione potrebbero celarsi coltivazioni illegali di marijuana o trovare riparo presso immobili isolati soggetti colpiti da provvedimenti restrittivi”.

L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dalla cittadinanza cosentina e dai villeggianti presenti nell’area dell’altopiano silano, i quali si sono avvicinati alle pattuglie ippomontate mostrando interesse per l’attività svolta, ad ulteriore riprova del secolare rapporto che lega i Carabinieri agli italiani.

 

 

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