Turismo estivo in calo, tiene la Puglia a +15%, Calabria la peggiore: a luglio -30%

Nella foto, il simbolo della città di Tropea, il Santuario di Santa Maria dell'Isola che sorge su un promontorio di fronte alla cittadina

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Turismo estivo in calo, tiene la Puglia a +15%, Calabria la peggiore: a luglio -30%

“Segno negativo nella maggior parte dei nostri litorali nei primi due mesi estivi”. Lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sib, Sindacato italiano balneari, che associa circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe-Confcommercio. “Il maltempo dell”inizio della stagione – continua Capacchione – ha  condizionato le vacanze al mare degli italiani nei mesi di giugno e luglio: gli stabilimenti balneari hanno lavorato a ritmo ridotto in quasi tutte le regioni. A giugno spiccano Sicilia e Calabria con rispettivamente -40 e -35%, si salvano solo la Campania e il Veneto con +10 e +5%. A luglio migliorano le presenze in spiaggia, ma solo 5 regioni registrano il segno positivo: Puglia (+15%); Campania e  Sicilia (+10%); Friuli e Toscana (+5%)”. “Il tutto esaurito, purtroppo – continua Capacchione -, rimane un lontano ricordo e oggi si registra solo in pochissime località ed esclusivamente nei  weekend”.

 

Ma se a luglio la Sicilia con il meteo a favore fa registrare un + 10% rispetto al luglio dello scorso anno, la Calabria continua a far registrare numeri drammatici anche con il sole: per il Sindacato Italiano dei Balneari le presenze a luglio 2018 sono state il 30% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per non parlare poi del paragone con la Puglia, che nonostante il maltempo diffuso, a giugno ha lasciato invariato il numero delle presenze rispetto all’anno passato, mentre a luglio ha già incassato un + 15% su dato turistico che era già soddisfacente.

IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI SECONDO IL SIB

In tema di tariffe dei servizi di spiaggia gli imprenditori balneari anche questa estate hanno riproposto offerte, sconti e promozioni quali: l’ombrellone e la cabina condivisi; 3  lettini al prezzo di 2, riduzioni fino al 50% dopo le 14.00, weekend gratis con l’abbonamento settimanale, opzione ”ultimo tuffo” dopo le 17. Grande successo quest”anno per i ”pacchetti personalizzati” che sono apprezzati dalle famiglie con bimbi piccoli o persone anziane che arrivano all’apertura dello stabilimento e rimangono soltanto un paio d’ore, oppure da impiegati o commesse dei negozi che prendono la  tintarella sfruttando la pausa pranzo: in pratica il lettino o l’ombrellone sono affittati a ore.

Per quanto riguarda i turisti stranieri, sono ancora molti quelli che hanno scelto i nostri stabilimenti balneari per trascorrere le vacanze: bene russi, cinesi e americani, diminuiscono gli inglesi e i tedeschi.

Tra i molteplici servizi offerti dagli stabilimenti balneari gradiscono la possibilità di mangiare prodotti tipici direttamente sotto l’ombrellone e il wifi gratuito. “Ci auguriamo che agosto inverta la tendenza registrata fino ad oggi – auspica Capacchione- in quanto da sempre è il mese preferito per le  vacanze. E proprio l’ultima domenica del mese (il 26) il sindacato ha
organizzato su tutte le spiagge italiane la ”Giornata nazionale dei balneari italiani”, una mobilitazione nazionale dell”intera categoria per la difesa della balneazione del nostro Paese e contro la direttiva Bolkestein”.

1 commento

  1. Io sono Calabrese, e posso capire il perchè del calo. La Calabria è una regione priva di mentalità imprenditoriale, non si sa fare gruppo nè accoglienza, non ci sono strutture adeguate, divertimento, non si investe nella ristrutturazione dei beni culturali, nella cultura in generale e questo lo si paga. La Sicilia, campa di rendita, è messa un po’ meglio, ma sempre parliamo di poca cosa. Di contro la Spagna continua a crescere, investono, danno servizi di ogni tipo a basso costo, le spiagge sono tutte libere e gli alberghi sono offerti a prezzi giusti. Un volo da Milano per Barcellona costa 5 volte meno che per Reggio Calabria o Catania… cosa vogliamo, e lì vai in spiaggia, e se vuoi ti prendi l’ombrellone, ma non ti obbliga nessuno, eppure hai le docce, i bagnini e la polizia locale per la sicurezza. Si può praticare nudismo serenamente o farsi il bagno col Burkini se sei di religione mussulmana, ci si può costruire la propria vacanza come si vuole e non si torna a casa svenati. Che l’Italia impari ad essere meno bigotta e succhia sangue senza dare servizi. Perchè siamo nell’era della globalizzazione e andare in Calabria non può costare di più che andare a Ibiza o in Grecia. Il clima può anche influenzare un po’, ma non del 30%, la gente prenota prima, i last minute sono pochi.

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