Tragedia di Brancaleone: la piccola Giulia sfugge alla madre, il fratellino muore per salvarla

Le vittime sono Lorenzo e Giulia Pipolo, di 12 e 6 anni. Erano in vacanza assieme alla mamma, Simona Dall’Acqua, casalinga, e al convivente di lei, Antonio Alfonso Parpiglia, insegnante di lettere a Milano

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Tragedia di Brancaleone: la piccola Giulia sfugge alla madre, il fratellino muore per salvarla

(di Rossella Burattino e Luca Rinaldi, Corriere della Sera) – Uniti e sorridenti come nella foto del profilo Facebook della figlia maggiore di 16 anni. Lorenzo (12 anni) e Giulia (6 anni), per tutti Gilla, sono stati travolti e hanno perso la vita sui binari della ferrovia ionica che passa da Brancaleone (Reggio Calabria) per andare in spiaggia. Erano con la mamma, Simona Dall’Acqua, 49, casalinga residente ad Albairate, comune di 4.708 abitanti nella provincia di Milano dove si sono trasferiti a giugno da Baggio (quartiere del capoluogo lombardo). La piccola, affetta da autismo, è scappata al controllo della madre, le ha lasciato la mano. Il fratello l’ha rincorsa sui binari, la donna ha tentato di salvare i suoi figli con una corsa disperata ma sono stati travolti dal treno in corsa partito da Catanzaro e diretto a Reggio Calabria.

 

La madre è ricoverata nel reparto di Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, è in condizioni gravissime: sarà sottoposta al secondo intervento per tentare di salvarle la vita. Mercoledì mattina c’era anche il nuovo compagno della donna, Antonio Alfonso Parpiglia, 54 anni, che però, si è attardato per cercare un posto all’ombra dove parcheggiare l’auto. Lui è un insegnante di lettere al corso serale dell’Istituto tecnico Giorgi in viale Liguria a Milano, ma è originario del centro ionico. La figlia più grande di Simona Dall’Acqua e dell’ex marito, Peter Pipolo, residente a Sondrio, è sotto sorveglianza di uno psicologo per il trauma subito. Non era con il resto della famiglia quando è avvenuta la tragedia.

L’impatto delle vittime con il treno, avvenuto alle 15.30 di mercoledì, è stato frontale: i due bambini sono stati scaraventati ai bordi delle rotaie, mentre la madre è caduta nella scarpata. Il convoglio si è fermato qualche centinaia di metri più avanti. La procura di Locri ha avviato un’inchiesta: la linea ferroviaria è priva di barriere protettive. Sui bambini non è stata disposta l’autopsia, lo ha deciso il sostituto procuratore Michele Permunian, titolare dell’inchiesta. Atteso a Locri l’ex marito di Simona Dall’Acqua, padre delle vittime, dal quale la casalinga milanese si era separata alcuni anni fa.

Fonte: Corriere.it

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