Tra Scalea e Santa Maria del Cedro turisti improvvisano una ‘banchettata’ nel fiume

LA FOTO È STATA RIPRESA E CONDIVISA ANCHE DAL SINDACO DI SANTA MARIA DEL CEDRO UGO VETERE

2
Tra Scalea e Santa Maria del Cedro turisti improvvisano una 'banchettata' nel fiume

Quest’anno pensavamo di averle viste tutte, e invece no. L’ennesima perla di questa stagione turistica altotirenica che merita senza fronzoli un pollice verso, dal punto di vista del turismo, vede protagonista una lunga tavolata apparecchiata di tutto punto, con tanto di ombrellone per proteggere dal sole cocente i commensali che da lì a poco si siederanno per consumare il pranzo. Di fianco si nota un altro ombrellone da mare messo lì a proteggere quelli che sembrano gli strumenti per preparare del cibo. Non manca nemmeno il sacchetto per l’immondizia, uno solo, ad indicare forse che i rifiuti, plastica, carta, umido e vetro, finiranno in un unica busta. Ma la genialità della trovata è che i turisti hanno messo in piedi il siparietto lungo la foce del fiume Abatemarco (e non fiume Lao come erroneamente scritto in una versione precedente dell’articolo, ndr) che attraversa la città di Santa Maria del Cedro, al confine con Scalea, e si immette nel Mar Tirreno.

 

La foto è stata ripresa e condivisa sul web già centinaia di volte, anche dal sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere: «Quando parlo di vandali non parlo di luogo di provenienza. Ma di comportamenti. Se vi sembra normale… fate voi…». Il post ha suscitato grande ilarità. In sole tre ore di pubblicazione conta già quasi 250 like e oltre 70 condivisioni, mentre gli utenti che hanno commentato l’episodio sono oltre 200.

Ma il post ha suscitato anche tanta indignazione. In primis perché il rischio concreto è quello di inquinare le acque del fiume e di conseguenza il mare, il secondo motivo è che i residenti non riescono a rassegnarsi e a darsi spiegazioni in merito a un certo turismo piuttosto diffuso che si concentra sulla costa tirrenica, fatto di arroganza e scelleratezza, ma anche maleducazione e totale inosservanza delle regole.

Lasciando da parte questo specifico episodio, che ad essere generosi potrebbe tranquillamente rientrare nella categorie delle “bravate”, la maggior parte di coloro che frequentano la costa altotirrenica per le vacanze estive non si comporterebbe da ospite, ma padrone indisciplinato e irresponsabile di un luogo incantato che sta morendo sotto i colpi dell’abbandono istituzionale, in nome di un turismo che non c’è e che pare sempre più una condanna per il territorio e non certo una opportunità di crescita e sviluppo. Economico, sociale o culturale.

A proposito, ma dopo aver organizzato dettagliatamente il banchetto estivo, i turisti avranno finalmente preso parte al banchetto? La risposta nella foto sottostante.

2 Commenti

  1. Cara Francesca,
    anche io trovo al quanto sconcertante la trovata di fare un banchetto nel fiume, ma reputo molto più grave il fatto che un elefante di uno dei tre circi presenti nel tratto di costa di Santa Maria del Cedro abbia prima attraversato indisturbato la statale (potendo causare gravi incidenti che il caso ha voluto non si verificassero) e poi lo stesso elefante è nuovamente scappato andandosi a fare un bel bagno (defecando) a mare.
    Probabilmente lei non lo sa, ma che non lo sappia il caro sindaco è molto più grave.
    Come mai il sindaco non ha commentato questa notizia?
    Forse è un po imbarazzato?
    Cosa controllano?
    Provi a domandarglielo lei.
    Grazie

  2. Grazie Stefano per questo suo commento. Per quanto ne so la notizia è apparsa finanche sulla stampa nazionale e i vigili sono intervenuti eccome. Sui motivi che hanno fanno desistere il sindaco dal commentare la notizia (me lo sta dicendo lei, non seguo assiduamente la pagina del primo cittadino a che io non sia taggata nei comunicati stampa), non so che dirle sinceramente. Ma se così fosse sarebbe grave anche che della vicenda non si sia occupato nessuno degli oltre cento giornalisti della costa. Non è che tutto ciò che accade in questo territorio giornalisticamente parlando può gravare su di me. Ad ogni modo se ne avrò modo glielo chiederò, perché onestamente mi ha incuriosito, ma credo che sia frustrante per qualsiasi giornalistico condurre un servizio per chiedere a un primo cittadino, che non è tenuto, perché parla di un fatto piuttosto di un altro. Aggiungo che questa domanda potrebbe rivolgergliela personalmente sul suo profilo, visto che non ci vuole né una laurea e un tesserino. Grazie ancora per questo suo intervento.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here