Alto Tirreno, altra esplosione scuote la quiete pubblica: poteva essere una strage

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Alto Tirreno, altra esplosione scuote la quiete pubblica: poteva essere una strage

(Un ordigno rudimentale. Fonte foto dal web)
Sono circa le 21.30 del settembre e a Santa Maria del Cedro si ode un botto simile a un fuoco d’artificio, che rompe il silenzio in una serata qualunque di un paesino di provincia. Poco dopo, un via vai di carabinieri e vigili del fuoco sciogli l’enigma: un ordigno di modeste dimensioni ha mandato in frantumi il portone di un palazzo a due piani, rotto numerose finestre e lesionato alcuni punti dello stabile. E’ il secondo episodio del genere dopo la bomba rudimentale ritrovata innanzi al cancello di una ditta scaleaota solo qualche settimana addietro (clicca qui per leggere l’articolo).
Ma se l’altra volta l’ordigno sembrava essere più una mera intimidazione, qui, a via delle Viole, nella frazione di Marcellina, è stato fatto esplodere poco dopo l’ora di cena, quando nello stabile c’era una famiglia con tre bambini e il titolare di un ufficio tecnico che stava rincasando e che solo per pochi secondi non sarebbe rimasto coinvolto nell’esplosione. Poteva davvero essere un strage. Non è stata infatti un’intimidazione, ma una tentata esecuzione in piena regola.
Sulle motivazioni stanno lavorando i carabinieri, che hanno già acquisito le telecamere di video sorveglianza della zona, cercando di risalire all’autore del vile gesto. Sembrerebbe che stiano vagliando svariate ipotesi.

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