Controlli all'ospedale di Paola, relazione stilata dallo Spisal di Catanzaro

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Controlli all'ospedale di Paola, relazione stilata dallo Spisal di Catanzaro

La relazione sarebbe già al vaglio della Procura della Repubblica di Paola 
 
Lo scorso mese di novembre gli uomini dei Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma) di Cosenza e gli uomini della S.p.i.s.a.l. (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) di Catanzaro hanno fatto irruzione nell’ospedale San Francesco di Paola per effettuare dei controlli e verificarne lo stato.
Con molta probabilità i controlli sono stati effettuati in seguito a precise e dettagliate denunce giunte sul tavolo degli inquirenti qualche settimana prima.
Dalle nostre ricerche risulta che negli esposti si contesterebbero presunte gravissime anomalie sulle norme di sicurezza relative alle sale operatorie. Pertanto, l’esposto mette in luce un altro aspetto: le presunte carenze in materia di sicurezza denunciate possono essere correlate in qualche modo con un presunto alto numero di decessi registrato durante gli interventi o, in seguito, durante la degenza dei pazienti?
Sempre in materia di sicurezza, l’esposto denuncerebbe inoltre: il mal funzionamento dei gruppi di continuità, le apparecchiature utilizzate per mantenere costantemente alimentati elettricamente in corrente alternata apparecchi elettrici; il mal funzionamento della centrale elettrica; la mancanza dei percorsi pulito-sporco all’interno del blocco operatorio, benché siano previsti dalla legge; le mancate attuazioni delle norme relative agli spazi, la pavimentazione e gli infissi della sala operatoria.
L’esposto, ancora, mette in evidenza la mancata ottemperanza delle prescrizioni dei Nas, risalenti a un precedente controllo avvenuto qualche anno addietro, da parte dei dirigenti del nosocomio paolano.
Se le accuse dovessero essere state verificate, ricordiamo che per molto meno nel novembre del 2016, con un provvedimento emesso dal Pm della Procura della Repubblica di Cosenza Donatella Donato e del Procuratore aggiunto Marisa Manzini, i carabinieri e i Nas di Cosenza posero sotto sequestro ben sette sale operatorie all’ospedale civile della città bruzia.
Intanto, fonti autorevoli ci informano che la relazione stilata dagli uomini dello S.p.i.s.a.l. è già sui tavoli della Procura della Repubblica di Paola.
La notizia dell’irruzione dei Nas, che noi avevamo dato in questo articolo, aveva suscitato delle forti reazioni in vari gruppi facebook, tutte chiaramente finalizzate a screditare la vicenda, mentre sulla pagina della nostra redazione eravamo stati direttamente accusati da un operatore sanitario del nosocomio di aver pubblicato una notizia irrimediabilmente falsa, aggiungendo che l’avremmo fatto per curarci «il proprio orticello» e che saremmo stati chiamati in tribunale per rivelare la nostra fonte (clicca qui per leggere l’articolo) al fine di smascherare così la “magagna”.
Ma il tempo, e le carte, in questo lavoro sono da sempre l’unica risposta da infliggere.
 

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