Lettere alla redazione: «Diamante, quando il lucro supera il buon senso»

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Lettere alla redazione: «Diamante, quando il lucro supera il buon senso»

Gentile redazione,
essendo donatore di sangue della FIDAS, il 21 settembre scorso ricevo un messaggino che sabato 23 l’autoemoteca della Fidas sarà sul lungomare di Diamante (Cs) per poter effettuare la donazione.
Sabato mattina verso le 8.00, come faccio da anni quando devo donare il sangue, mi reco a Diamante e parcheggio la mia macchina nelle recenti strisce blu nei pressi dell’autoemoteca, faccio il ticket del parcheggio e mi reco nello spazio allestito dalla Fidas. Sono il 24° della fila, aspetto e verso le dieci e qualche minuto mi viene in mente che era scaduto il ticket del parcheggio, mi reco alla colonnina faccio un nuovo ticket e mi avvio per riportarlo alla macchina, ma, ahimè al parabrezza era stata già sistemata la multa, mi reco di nuovo all’autoemoteca e successivamente rientro a casa.
Il lunedì successivo verso le 9.00 mi reco alla sede della polizia municipale che trovo aperta con una signora in fila ma non c’era nessuno allo sportello, verso le 9.30 arrivano 3 signore che subito ci chiedono di cosa avevamo bisogno, spiego la situazione e mostro l’attestato di avvenuta donazione ed i due ticket ma mi viene detto  gentilmente e con molta cortesia che il servizio è in appalto  e non si può fare nulla, comunque, mi fa ricevere da un’altra signora che dopo aver armeggiato al computer mi dice che la multa è inequivocabile perché dalla foto allegata si evince chiaramente che il ticket non è presente sul parabrezza.
La multa la pagherò poiché me lo impone il dovere civico ma… lascio a voi le conclusioni.
Lettera firmata

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