Lettere alla redazione: 'Le famiglie come la nostra in Calabria non trovano risposte nelle istituzioni'

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Lettere alla redazione: 'Le famiglie come la nostra in Calabria non trovano risposte nelle istituzioni'

(Fonte foto: Caprilli.com)
“Buongiorno, sono un 50 enne capofamiglia calabrese arberesh.
La mia famiglia è composta da me, lavoratore part-time presso il comune del mio piccolo paese in provincia di Cosenza, da mia moglie, dedita alle faccende domestiche con costanza e sacrificio, donna che si adatta anche ai lavori più umili per aiutare la famiglia, e da due figli ventenni.
Il primo è rientrato da poco da un’esperienza all’estero, in Inghilterra, dove purtroppo non è riuscito a sbarcare il lunario e a realizzarsi lavorativamente. È tornato con la speranza negli occhi e nel cuore, pensando che nel suo paesello natio avrebbe ricevuto una qualsiasi proposta di lavoro ed anche una rete di solidarietà umana, etica e sociale che purtroppo non c’è stata.
Mia figlia invece lavora in un bar ed ha dovuto accantonare l’idea di studiare, di proseguire con l’Università perché il diritto allo studio non è garantito a tutti, dati i costi delle tasse, degli affitti, dei libri, ma al contrario è un diritto per pochi privilegiati figli di papà.
Siamo una famiglia come tante, una famiglia del sud, legata alla terra, alla solidarietà, ai valori quelli di un tempo, gente che purtroppo nelle istituzioni non trova risposta e risoluzione ai problemi anzi molte volte ci si sente derisi, snobbati e inascoltati.
Noi siamo una famiglia umile che difficilmente riesce ad arrivare alla fine del mese, non riusciamo infatti a rispettare per tempo le scadenze delle bollette ma cerchiamo di mascherare la nostra condizione e cerchiamo di aiutare gli altri e sorridiamo alla vita più di chi ha una stabilità economica.
Mi auguro che il mio grido di aiuto venga ascoltato e non cada nel buio del dimenticatoio e dell’indifferenza. Grazie”
Lettera firmata

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