[VIDEO] Alto Tirreno: l'odissea degli automobilisti della ss 18, tra strade dissestate, semafori, frane e rifiuti

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[VIDEO] Alto Tirreno: l'odissea degli automobilisti della ss 18, tra strade dissestate, semafori, frane e rifiuti

Nella foto, un tratto della famigerata “Crocetta”, il tratto di strada che collega la città di Paola a Cosenza. Le immagini contenute nel video sottostante si riferiscono al giorno 7 marzo 2018
 

 
Per percorrere il tratto di strada da Tortora (prima cittadina della Calabria altotirrenica) a Cosenza, che si trova a circa 115 km di distanza, si impiegano anche due ore, volte anche di più, affrontando rischi e inconvenienti di ogni genere. Gli automobilisti che per qualsivoglia esigenza sono costretti a viaggiare dal Tirreno cosentino alla ‘capitale’ bruzia e viceversa, sanno che prima di partire devono armarsi di pazienza e tanto coraggio. Perché esattamente come accade per tutto il resto, anche le strade qui sono in condizioni pessime, le carreggiate sono a tratti impraticabili e pericolose, gli argini sono discariche di rifiuti a cielo aperto e i muri sono imbrattati di manifesti abusivi deteriorati dallo scorrere del tempo e dalle scritte che inneggiano a questo e quell’altro politico. “Leo battaglia alla Regione” su tutti. Dei 115 km che separano tortora da Cosenza, non c’è un solo metro di strada degno di un Paese civile.
Nei 115 km che separano Tortora da Cosenza gli automobilisti devono sopportare qualunque cosa, tra enormi rischi per l’incolumità e rallentamenti di ogni genere: giunti di ponti sollevati, buche, gallerie fatiscenti, pezzi di roccia e rami che invadono la carreggiata. Una vera e propria corsa corsa a ostacoli che costringe gli automobilisti a destreggiarsi tra lunghe code, pause per semafori installati per lavori in corso inesistenti, l’ansia di evitare incidenti per i sorpassi azzardati di autisti scellerati e giganti della strada che viaggiano spediti anche in prossimità delle gallerie, il tutto mentre si viene sottoposti allo stress di evitare multe salatissime di autoevelox piazzati in punti strategici e che non tollerano nemmeno uno ‘sgarro’ di un km/h.
Altro che strada a scorrimento veloce, l’unica cosa che scorre sulla ss 18 del tratto tirrenico cosentino è il rischio di rimetterci la pelle e a ricordarcelo ci sono i mazzi di fiori, uno ogni cento metri, lasciati in memoria delle tante vittime.
Noi de La Lince abbiamo percorso quel tratto, partendo dall’uscita di Cosenza, in una giornata qualunque e abbiamo riassunto i passaggi salienti in un breve video.