Giappone | Namie, la città distrutta dall'esplosione nucleare – L'esclusivo video documentario dell'italiano Giovanni Rattacaso

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Giappone | Namie, la città distrutta dall'esplosione nucleare - L'esclusivo video documentario dell'italiano Giovanni Rattacaso

(Nella foto, la città fantasma di Namie)
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L’autore del documentario è Giovanni Rattacaso (nella foto a lato nelle tipiche vesti giapponesi), nato a Praia a Mare e cresciuto a Tortora (Cs), ma da 2 anni resiede in Giappone. Ha sposato una donna del posto e lavora in una fabbrica di dolci. Nell’agosto del 2015 ha aperto un canale YouTube (si chiama Calabrese in Oriente Giappone e conta più di 6mila iscritti, ndr) per raccontare le bellezze del Giappone, le varie curiosità e le stranezze, ma man mano che ha preso confidenza con la telecamera la sua attenzione si è spostata anche sui fatti e le notizie di cronaca. Come in questo caso.
Namie era una cittadina giapponese di circa 20mila persone, piena di negozi, locali per il divertimento e ristoranti. L’economia ruotava intorno alla pesca e all’agricoltura. Nel Marzo 2011 un terremoto del 9° grado, tra i più grandi mai registrati nel Paese, colpì anche la cittadina danneggiando gli edifici vecchi e alcuni antichi izakaya (ristoranti tipici) tradizionali crollarono. Poco meno di un’ora dopo la costa est del Giappone fu interessata da tsunami che si sono generati in conseguenza della forte scossa, la zona portuale di Namie fu distrutta, 300 case furono spazzate via e i morti e i dispersi furono circa 380. Il peggio, però, doveva ancora arrivare.
La centrale nucleare Dai-Ichi, che dista solo 9 km, fu danneggiata dallo tsunami andando a intaccare il sistema di raffreddamento delle barre d’uranio: l’eccessivo riscaldamento provocò il fall-out e una grande esplosione con il rilascio di radiazioni e incalcolabile, tanto che la società decise di far evacuare tutti i cittadini residenti entro 25km dalla centrale.
Namie venne fatta evacuare di forza, 20mila persone si riversarono nelle prefetture limitrofe e per molti anni fu vietato l’ingresso. Nell’aprile scorso l’annuncio: i residenti possono tornare perché dopo 6 anni il livello di radiazioni sta tornando nei canoni della normalità. Circa 300 persone, per lo più anziani, sono già tornati nelle loro case.
Con i collegamenti riallacciati Namie adesso si può raggiungere anche in treno.
Il documentario mostra le condizioni della cittadina dopo l’isolamento.