Il giorno del riscatto degli onesti e del guerriero Ugo Vetere

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Il giorno del riscatto degli onesti e del guerriero Ugo Vetere

(Nella foro, il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere)
Se il sindaco di Santa Maria del Cedro (Cs) avesse dato ascolto a chi gli diceva di lasciar perder perchè «tanto le cose stanno così da anni e nessuno vuole cambiarle», probabilmente oggi avremmo un primo cittadino come tanti, sottomesso all’arroganza della mistificazione tra le parti, vittima di se stesso e delle sue idee, lasciato solo, screditato, declassato a visionario e malato di protagonismo, poi puntualmente emarginato e messo all’angolo dagli stessi che dicono di voler cambiare il mondo. Come è successo a tanti suoi colleghi che prima di lui hanno provato a mettere le mani dove non dovevano.
Ma chi conosce Ugo Vetere, schiena dritta, autorevole e autoritario, fedele ai suoi principi fino alla morte, sa che nemmeno le bombe sarebbe in gradi di fargli cambiare idea. Tanto meno l’opinione degli imbecilli.
Quando mesi, anzi, anni fa, cominciò la sua battaglia solitaria contro l’omertà delle Procure, la gente gli ha dato del pazzo. Le Procure sono fatte così, se hanno taciuto vent’anni su un abuso, un reato, un misfatto, sarà così per almeno altri vent’anni. Sprattutto quando i fatti ruotano intorno a certi nomi.
Ma anche Vetere è fatto un po’ così, dirgli che una cosa è impossibile è la chiave per risvegliare la sua indole battagliera. E tanto è furbo che, contrariamnete a tanti suoi colleghi, anzichè screditare inutilmente la stampa, ha capito che doveva usarla come struemento per affermare i suoi nobili ideali. Ha compiuto, in altre parole, una sorta di risveglio delle coscienze, dimostrando a tutti che non è più il momento di tacere e subire soprusi, da nessuno, tanto meno dalle Procure. Una lotta che ha suqarciato il sistema con l’unica arma concessa: la denuncia, con qualsiasi mezzo. Tanto da inchiodare irrevesribilmente chi di dovere alle proprie responsabilità.
Pochi giorni fa, il timido segnale di uno Stato che finalmente c’è. L’annosa questione della presunta occupazione demaniale della struttura Summer Day ha visto un punto di svolta con un sequesto preventivo di un’area di oltre 3mila metri quadri. Ieri, alla famiglia Pizzimenti un altro colpo: i Nas hanno stilato un rapporto che mette in evidenza criticità igieniche e mancanza di autorizazioni (clicca qui per leggere l’articolo). Laddove gli altri, prima di Vetere, avevano gentilmente concesso di tutto e di più.
Ma chi pensa che la foga del primo cittadino sia già scemata e che il sequestro preventivo del Summer Day abbia messo la parola fine alla guerra di legalità, si sbaglia di grosso. Negli ultimi tempi, Ugo Vetere passa più tempo al cospetto  dei procuratori che a casa sua, e senza mai dimenticare di portare con sé faldoni pieni di carte impolverate che qualcuno pensa siano morte e sepolte nei dimenticatoi della Pubblica Amministrazione o dei pubblici uffici. Al vaglio, di tutto e di più.
Ma chi veramente ha affiancato il primo cittadino santamariese nella sua battaglia, sono davvero in pochi. E tra quei pochi si annoverano la sua squadra di amministratori, uno dei quali persino minacciato (clicca qui per leggere l’articolo), e quei pochi amici, sinceri, che insieme a lui non hanno paura di mettersi di traverso tra un sistema marcio e colluso e la verità. Per il resto, tanto fumo e tanto chiacchiere da parte della solita antimafia di facciata.  Contrariamente, qualcuno ha provato a screditarlo nella speranza di fermarlo, dandogli del visionario, del bugiardo, del malato di notorietà, accusandolo ancora di aver intrpreso battaglie ad personam scevre da qualsiasi interesse pubblico o fondamento.
Ma chi aveva creduto alle insinuazione, oggi deve necessariamente ricredersi. Oggi è il giorno del riscatto per Ugo Vetere e per tutti coloro che credono nell’onestà e nella giustizia del suo operato. E il domani, ci dicono i soliti beninformati, sarà ancora meglio.

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