Costa tirrenica, l'ambientalista Politano: «Il nostro mare è malato in profondità»

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Costa tirrenica, l'ambientalista Politano: «Il nostro mare è malato in profondità»

(Un primo piano di Antonella Politano)
Il mare della Calabria è sporco. Almeno così dicono le immagini pubblicate ogni giorni sui social dai tanti turisti, ma anche cittadini arrabbiati di vedere lo scempio senza che nessuno prenda provvedimenti. Prassi ormai consolidata è piuttosto negare la sporcizia in acqua, prendersela con chi denuncia e addebitargli il cattivo andamento della stagione turistica.
Ma la cronaca e altri dati ci dicono che il mare è anche inquinato, di quei materiali tossici e nocivi che molto spesso non si vedono neanche in superficie e che silenziosamente stanno uccidendo flora e fauna sottomarina e piano piano insinuandosi nelle nostre tavole, con il rischio di immaginabili conseguenze.
Per questo, Antonella Politano, nota ambientalista paolana, rilascia una nota entrando a gamba tesa nella questione. Eccola:
“La Costa Tirrenica Cosentina purtroppo ha perso l’antico splendore di un tempo, per l’arroganza, il disinteresse, l’inciviltà di alcuni. Ieri ho letto l’articolo della Codacons ed anche la costa ionica versa in alcune zone nello stesso stato ”MARE SPORCO E INQUINATO”.
La Codacons ha fatto bene a diffidare Regione e Comuni calabresi a fornire atti e documenti circa il funzionamento dei depuratori nonché conoscere le unità immobiliari i cui scarichi, attualmente, non risultano collegati al depuratore. La stessa cosa dovremmo fare noi che siamo sulla costa tirrenica. Come cittadina prima, e, come esponente nazionale ambiente dopo, presenterò, se le associazioni ambientalistiche mi supporteranno, un esposto alla Procura della Repubblica di Paola, perché non è possibile che l’ennesima stagione estiva sia rovinata da mare sporco ed in tante zone inquinato.
Chiederò al Procuratore della Repubblica Dott. Bruni di intervenire ed accertare tutte le responsabilità,anche di carattere omissivo. Non è possibile che nel 2017 non si riesca a ”monirotare” i torrenti e far funzionare i depuratori devastando la più grande risorsa calabrese. La Procura dovrà far luce ed intervenire, per accertare se vi sono sversamenti fognari direttamente in mare,se i depuratori siano perfettamente funzionanti, se le Amministrazioni effettuano tutti i controlli per accertare e reprimere le eventuali condotte illecite.
Un appello alle forze politiche. La tutela ambientale non può prescindere da un solo partito politico, e mi riferisco ai 5 stelle, ma bisogna fare in modo che sia un lavoro di un fronte molto più ampio, con anime diverse. E per altre intendo associazioni, partiti, movimenti e singoli cittadini. Peccato che spesso si parli di pettegolezzi, nemmeno fondati, e poco di cose concrete, su cui è più facile confrontarsi e raggiungere obiettivi comuni.
Il nostro mare è malato in profondità. Sia un problema prioritario per tutti”.

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