Praia a Mare, in cinque giorni terzo incidente nello stesso incrocio

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Praia a Mare, in cinque giorni terzo incidente nello stesso incrocio

(Foto di Antonella Melito)
Praia a mare, anni ottanta, sole caldo e cielo azzurro coccolano i turisti che affollano la piccola cittadina alto tirrenica.
Al centro del paese un semaforo che regola l’andamento del traffico senza però impedire che di tanto in tanto qualche zelante automobilista, ovviamente intento a salvare il mondo, semini il panico impattando contro altri mezzi sfortunatamente sulla sua traiettoria, tanto che per una miscellanea di motivi quel semaforo fu considerato inopportuno ed eliminato del tutto.
Praia a mare, anno domini 2017, sole e cielo azzurro coccolano i turisti che in una fantomatica gara di velocità contro se stessi ignorano le più elementari regole della strada. Non parliamo di senso civico o di semplice educazione, ma solo ed esclusivamente del minimo sindacale per ottenere quel meraviglioso documento abilitante alla guida chiamato patente.
In pochi giorni la vita di persone, famiglie che sorseggiavano un caffè in un noto locale della zona è stata messa a repentaglio più volte a causa di coloro che sprezzanti del pericolo e non curanti delle conseguenze sfrecciano sugli stop, proprio come se indicassero la via libera (noi ne abbiamo parlato qui e qui, ndr).
Proprio in quel punto un archibugio di semafori sta per entrare nuovamente in funzione nella speranza di bloccare alcune malsane abitudini alla guida. Ma le domande sono: un semaforo può impedire ad un piede di accelerare anche se rosso? Un semaforo impedirà ai pedoni di occupare la strada, alle bici di ingolfare il traffico pur avendo una meravigliosa pista sul lungo mare? Impedirà parcheggi selvaggi in doppia fila nel migliore dei casi? Impedirà di occupare i parcheggi riservati ai disabili? La risposta è no, assolutamente no, fino a che mancherà educazione e senso civico il semaforo sarà solo una costosa illuminazione perenne.
Solo mettendo in atto senso civico, sempre, si può arginare il menefreghismo di pochi, perché sì ,sono pochi che creano scompiglio a molti.
di Albino Console 
Albino Console, 37 anni, si è diplomato al liceo classico Aldo Moro di Praia a Mare e si è laureato in Infermieristica ed Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specializzandosi in seguito in rianimazione cardio polmonare d’urgenza e maxi emergenze. Dopo aver lavorato presso un ospedale d’eccellenza del sud Italia e privatamente sull’alto Tirreno cosentino, si dedica all’attività di blogger per la testata giornalistica on line La lince – La penne nella piaga, con maggiore riguardo per gli argomenti che riguardano la sanità del suo territorio. Da qualche tempo ha intrapreso il percorso che lo porterà a diventare un giornalista pubblicista e a breve pubblicherà il suo primo romanzo.  

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