Acqua, sanità e rifiuti: Stato e contribuenti, in Calabria due pesi e due misure

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Acqua, sanità e rifiuti: Stato e contribuenti, in Calabria due pesi e due misure

I contribuenti: semplici bancomat per uno Stato assente o fulcro di un sistema che offre dei servizi in base anche alla misura in cui si contribuisce? Nessuna delle due, probabilmente la verità sta nel mezzo, come spesso accade.
Ognuno per quello che può, dovrebbe versare nelle casse dello Stato una serie di tributi per continuare a godere di servizi scontati ma indispensabili, come quelli riguardanti l’acqua, le fogne, i rifiuti e le cure mediche.
Ma questi servizi sono davvero uguali per tutti i contribuenti, tutti versano e tutti traggono gli stessi benefici?
Ad esempio, ci sono Comuni in cui non c’è differenza nella quota per il consumo di acqua tra chi la usa solo per bere e chi la lascia scorrere scriteriatamente solo per rinfrescare il suo verde. Ma va bene, la Calabria è ricca di acqua e possiamo permettercelo. Forse.
Altro esempio è la raccolta differenziata. C’è tanta gente scrupolosa che la fa davvero bene con un risparmio tangibile nello smaltimento, e c’è chi, purtroppo, non sa neanche cosa sia una raccolta differenziata. Ma va bene, la Calabria è ricca di pinete dove seppellire la nostra spazzatura. Forse.
Ed ancora,è giusto che in pochi chilometri di costa ci siano più strutture ospedaliere attrezzate di tutto punto dove poter ricevere cure specialistiche, terapie ed interventi chirurgici, mentre l’alto tirreno abbia un punto di primo intervento che non può neanche prendere in carico un codice rosso?
Che differenza c’è tra un contribuente che può usufruire di risorse sembrerebbe illimitate e chi non può neanche pensare di aver bisogno di cure rapide e specialistiche?
La risposta è nessuna, tra loro nessuna, se non che le risorse finite e ben definite sono state illegittimamente predate da uno Stato nemico, che usa due pesi e due misure, per cui i contribuenti non sono tutti uguali, ma che da tutti pretende lo stesso dazio.
di Albino Console
Albino Console, 37 anni, si è diplomato al liceo classico Aldo Moro di Praia a Mare e si è laureato in Infermieristica ed Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specializzandosi in seguito in rianimazione cardio polmonare d’urgenza e maxi emergenze. Dopo aver lavorato presso un ospedale d’eccellenza del sud Italia e privatamente sull’alto Tirreno cosentino, si dedica all’attività di blogger per la testata giornalistica on line La lince – La penne nella piaga, con maggiore riguardo per gli argomenti che riguardano la sanità del suo territorio. Da qualche tempo ha intrapreso il percorso che lo porterà a diventare un giornalista pubblicista e a breve pubblicherà il suo primo romanzo.  

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