Noi esseri umani di passaggio, irrispettosi della terra che ci ospita e ci nutre

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Noi esseri umani di passaggio, irrispettosi della terra che ci ospita e ci nutre

(Fonte foto: dal web)
Da tempo ormai sentiamo parlare con tono allarmistico ed a tratti catastrofico di sconvolgimenti climatici, di fenomeni meteorologici estremi e delle colpe, tutte riconducibili all’uomo ed all’uso smodato di energie non rinnovabili, allo sfruttamento delle risorse naturali ed all’uso di prodotti che hanno modificato l’aria nella nostra atmosfera.
Si iniziò anni fa incolpando disinfestanti e spray che bucarono quello strato di ozono facilitando l’entrata della luce solare che riscaldava maggiormente la terra, sciogliendo i grandi ghiacciai ed innalzando i livelli dei nostri mari. Si arrivò ad incolpare anche i gas prodotti dagli animali negli allevamenti intensivi.
In realtà era tutto vero, ciò che non va giù agli ambientalisti più sfegatati, però, è che tutte le colpe dell’uomo sono per una minima percentuale responsabili dei fenomeni climatici devastanti a cui assistiamo periodicamente.
L’orologio biologico del nostro pianeta è molto più lento di quello umano, e noi abbiamo la fortuna di vivere in un era relativamente priva di eventi catastrofici e sicuramente non su scala globale, tralasciando un moderato e lento surriscaldamento.
La terra ha sempre oscillato tra riscaldamento e forti glaciate, che più volte hanno decimato la flora e la fauna su scala globale, non parliamo di terremoti, quelli devastanti che spostavano interi continenti.
Purtroppo il numero sempre maggiore della popolazione mondiale e spesso una scelta poco saggia sul dove insediarsi fa sì che le vittime siano maggiori che in passato e le polemiche incalzanti, ma la triste verità è che non abbiamo visto niente neanche difronte ad uragani di categoria cinque o terremoti di magnitudo 8.2, il pianeta che abitiamo è capace di spazzarci via proprio con la stessa facilità con cui ci ha accolti, protetto e nutrito.
La terra va rispettata ed ammirata, ma ricordando sempre che siamo ospiti e di passaggio.

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