Marlane: tutti assolti anche in Appello, ma la Procura di Paola apre una nuova indagine

0
Marlane: tutti assolti anche in Appello, ma la Procura di Paola apre una nuova indagine

(L’ingresso dello stabile oggi in evidenti condizioni di degrado e abbandono)
I 12 imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni gravissime e disastro ambientale nel processo Marlane, il cui avvio risale al 2007, sono stati tutti assolti anche nel processo di secondo grado con una sentenza emessa ieri dalla Corte di Appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Fabrizio Costantino. Il verdetto conferma quanto pronunciato dal tribunale a conclusione del processo di primo grado, il 19 dicembre 2014.
Il sostituto procuratore Salvatore Curcio aveva comunque chiesto la condanna per tre imputati: 4 anni per Antonio Favrin, consigliere delegato della “Marzotto spa” tra il 2001 e il 2004; altri tre anni per Carlo Lomonaco ed Attilio Rausse, all’epoca responsabili della fabbrica tessile. Ma per i giudici non ci sarebbe alcun nesso tra le 94 morti (delle 159 ammalate di tumore) degli ex operai e i comportamenti tenuti dagli allora dirigenti che, come ha sottolineato la difesa, avrebbero rispettato tutte le norme vigenti all’epoca delle attività industriali. I magistrati hanno persino contestato l’alto tasso di mortalità, sostenendo che nel territorio della costa tirrenica, e in particolare a Tortora e Praia, le percentuali siano in generale poco al di sopra la media regionale, benché ad oggi non esista nessun registro dei tumori che possa confermare tale affermazione. Oltretutto il procuratore generale Curcio aveva chiesto di disporre una nuova perizia per accertare il nesso di causalità ma i giudici hanno respinto la richiesta.
Tutti gli assolti: l’ex amministratore delegato Silvano StorerAntonio FavrinJean De Jaegher; l’ex sindaco di Praia Carlo LomonacoAttilio RausseLorenzo Basetti, ex sindaco di Valdagno e vicepresidente della Lanerossi; Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori e Pietro Marzotto (ex presidente del gruppo).
Ma la spinosa vicenda è tutt’altro che conclusa. Pochi giorni prima della sentenza di secondo grado la Procura di Paola ha aperto una nuova inchiesta mettendo sotto indagine 7 degli ormai ex 12 imputati, e sono: Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Carlo Lomonaco, Attilio Ruisse, Silvano Stoner e Ernesto Antonio Favrin. Per il neo procuratore Pier Paolo Bruni le morti dei dipendenti a causa di un tumore e le diagnosi sarebbero molte di più di quelle denunciate, accertate e quantificate sinora nel corso di indagine. Per questo da tempo gli incaricati stanno eseguendo nuove e minuziose perizie nei terreni dove sorge tutt’ora lo stabile ribattezzato dai media come “l’ex fabbrica dei veleni”.