Clamoroso: Carlo Tansi cancella il suo nome dall'ordine dei geologi della Calabria

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Clamoroso: Carlo Tansi cancella il suo nome dall'ordine dei geologi della Calabria

(Nella foto, Carlo Tansi. Fonte foto: dal web)
Carlo Tansi, presidente della Protezione Civile della Calabria, è uno che non conviene metterlo a capo di una istituzione. Non in Calabria, non se ci sono brogli, non dove si sente puzza di malaffare. Perché Tansi non è persona domabile e poi finisce col denunciare tutta lo schifo, o presunto tale, di cui dice di essere testimone. Tra l’indifferenza becera di chi potrebbe intervenire e si gira dall’altra parte perché è così che vanno le cose qui.
Tansi l’ha detto e ripetuto allo sfinimento: «Qui c’è puzza di marcio». Ha chiuso uffici farlocchi e fatto avviare indagini dalla magistratura. Era convinto che qualcosa potesse cambiare. Poi la goccia che più che far traboccare i vasi, ha scatenato il travaso di bile. Le elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine dei Geologi calabresi, per le quali a suo dire sarebbe stato rieletto il solito inutile carrozzone. «Se vincono loro – aveva annunciato – lascio l’Ordine».
Detto fatto, e così 15 giorni dopo: «Da oggi non sono più iscritto all’ordine dei geologi della Calabria, perché è diventato oramai uno strumento nelle mani di pochi che non fanno più gli interessi della categoria, ma gli interessi di pochi.
Negli ultimi anni in Calabria centinaia di giovani colleghi si sono cancellati perché non avevano neanche i soldi per pagare la quota annuale e molti altri avranno ahimè la stessa sorte.
Tutto questo è veramente avvilente nella regione italiana nettamente più esposta ai rischi geologici, dove il lavoro non dovrebbe mancare a nessun geologo e dove invece diventa appannaggio di pochissimi straricchi collegati con certi vertici di potere».
Più chiaro di così.

 

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