Santuario della Madonna della Grotta: l'ascensore non si farà

0
Santuario della Madonna della Grotta: l'ascensore non si farà

Il Progetto di Ascensore  presso il Santuario Diocesano Madonna della Grotta in Praia a Mare, aggiudicato ed affidato dall’Amministrazione Comunale  al RTP ing. Francesco Gaudio e presentato  per l’acquisizione dei  previsti pareri,  è stato sottoposto nei giorni scorsi all’ esame della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cosenza,  che ha espresso parere negativo.
 
Tale  opera come, riportato nelle delibere  della Giunta Comunale n. 123/2016 e 32/2017,  prevedeva una spesa a totale carico del bilancio comunale  di € 1.100.000,00 per la realizzazione di:
 

  1. Un volume architettonico quale punto bar-ristoro e servizi;
  2. Una struttura in acciaio per la corsa degli ascensori alta circa ml 40 rispetto alla quota di partenza;
  3. Una passerella in acciaio tra l’ascensore ed il tunnel nella roccia;
  4. Un tunnel nella roccia largo mt. 3 da realizzare a quota 35-40 mt. s.l.m. per una profondità di ml 25:
  5. Il risanamento della parete rocciosa.

 
Le Associazioni firmatarie del presente comunicato hanno ritenuto che la realizzazione di tale opera avrebbe causato delle forti implicazioni di carattere ambientale, come del resto riconosciuto dalla stessa delibera della Giunta Comunale n 123/2016,   compromettendo la valenza paesaggistica, naturalistica, archeologica ed, in un certo senso,  anche l’essenza religiosa del sito.
Per queste ragioni hanno  sottoscritto un articolato e dettagliato documento spiegando i motivi della loro opposizione all’intervento ed inviando lo stesso in data 30 aprile 2017  alla  Soprintendenza di Cosenza ed al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che ha attivato la Direzione  Generale ed i Servizi preposti.
Nell’esprimere soddisfazione per la  decisione  della Soprintendenza di Cosenza, ispirata, come esse  credono, alla necessità di conservare nella sua integrità un sito di rara bellezza,   vogliono  ricordare in questa occasione, come ha efficacemente scritto una loro collega della Sicilia, che santuari e monasteri venivano costruiti in siti isolati, a volte  difficili da raggiungere, per favorire la meditazione e mettere alla prova religiosi e devoti. Vero è che, secondo le più avanzate tendenze, si deve facilitare l’accesso e la fruizione di tali meravigliosi siti; ma è anche ragionevole tenere conto dei limiti intrinseci per mantenerne l’integrità contestuale, il significato spirituale e culturale  e la suggestione di tali luoghi.
Italia Nostra- Sezione Alto Tirreno Cosentino
WWF Cosenza Sila Pollino
Legambiente Calabria
Gruppo Archeologico del Pollino
Movimento Ambientalista del Tirreno
 

Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato