Arriva Minniti sul Tirreno, Vetere contro tutti: «Pd partito a gestione famigliare»

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Arriva Minniti sul Tirreno, Vetere contro tutti: «Pd partito a gestione famigliare»

Vetere già nel maggio scorso aveva annunciato una protesta nei confronti di Minniti dopo il clamoroso silenzio sulla vicenda dell’occupazione abusiva demaniale di alcune strutture ricettive
 
«Mi dicono che lunedì 20 novembre sarà presente sul tirreno il Ministro degli Interni Marco Minniti, figura istituzionale di primo piano ed appartenente al Partito Democratico (quello che una volta era un partito di sinistra).
Partito che continua a non smentire i propri comportamenti». 
Il sindaco di Santa Maria del Cedro torna ad attaccare il Partito Democratico. Dopo aver fatto saltare per motivi di sicurezza l’incontro con Minniti del maggio scorso minacciando eclatanti proteste (clicca qui per leggere l’articolo) commenta a muso duro il presunto arrivo di lunedì prossimo del ministro a Diamante.
Per il primo cittadino santamariese è impensabile che all’evento non siano stati invitati i sindaci del comprensorio, considerato l’argomento del dibattito. «Minniti dopo Renzi – scrive Vetere – . Ti invito… non ti invito…. ma chi viene…..è meglio di no….. invito io……..quello meglio di no. Paura di chi. Di cosa. E perché?».
In altre parole l’avvocato ritiene di non essere stato invitato perché ritenuto scomodo. E forse lo è. O forse non è funzionale ai voti per le prossime elezione parlamentari, in virtù del fatto che altri sindaci, certamente più disponibili nei confronti di Ernesto Magorno, l’invito invece l’abbiano ricevuto eccome.
«Così come alcun invito è stato recapitato alle (forse alcune) Amministrazioni e ai Sindaci allorquando Renzi è giunto in Calabria – scrive ancora- , alcun invito istituzione è giunto per la presenza dell’importante esponente del Governo Gentiloni. Tanto prova ancora una volta una gestione familiare ed arroccata di un partito che di sinistra, di idee e valori ormai è privo (almeno in Calabria e soprattutto sul Tirreno cosentino)».
Una stoccata non solo agli esponenti locali, dunque, ma estesa al segretario nazionale, le cui “gesta”, e quelle del partito, vengono descritte così: «Un partito che nonostante Renzi cerca di avvicinare alla gente, ai Sindaci, in Calabria continua a tenere volutamente lontane le istituzioni locali (si ricorda le uniche ad essere state elette dai cittadini) da chi ha un ruolo governativo e nel partito».
Tutto qui? Macché, il banco degli imputati è pieno: «Si ricorda naturalmente che “garbo istituzionale” anche a carico del Ministro sopra citato doveva comportare l’invito e la presenza dei primi cittadini calabresi o quanto meno di quelli che amministrano realtà difficili come quelle presenti sull’alto tirreno cosentino e che “combattono con i fatti il malaffare e la delinquenza organizzata (visto che Minniti è il ministro degli Interni… e non dello sport) e non anche e soprattutto in considerazione delle operazioni svolte da ultimo dalla Direzione Distrettuale Antimafia sul territorio. Ministro che avrebbe dovuto chiedere ai primi cittadini l’andamento “dei territori” e conoscere in “diretta” le problematiche esistenti».
Poi conclude: «Quanto denunciato naturalmente non è rivolto a chi ha – scuola – ha organizzato l’evento, ma a chi rappresenta sul territorio il Partito Democratico e le istituzioni».

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