«Il sindaco di San Giovanni in Fiore ha inventato un'archiviazione inesistente»

0
«Il sindaco di San Giovanni in Fiore ha inventato un'archiviazione inesistente»

Secondo il deputato pentastellato Paolo Parentela il Pm non avrebbe disposto nessuna archiviazione in merito al procedimento che vede indagato il sindaco Giuseppe Belcastro (nella foto) insieme ad altre tre persone
 
«Ormai è certo, ne abbiamo le prove: il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, ha fornito alla stampa una notizia non vera, comunicando l’avvenuta archiviazione del procedimento penale che lo vede indagato con altri per concorso in falso». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «Il sindaco non aveva alcun bisogno di annunciare l’archiviazione, ad oggi inesistente, come ha scoperto il Movimento 5stelle. Belcastro ha mentito all’intera comunità calabrese, mancando di rispetto agli organi di informazione, alla magistratura, alle istituzioni elettive e all’opinione pubblica. Un’indagine in corso non significa colpevolezza, valendo in Italia la presunzione d’innocenza sino all’ultimo grado di giudizio. Per questo, dopo aver ricevuto l’avviso di conclusione indagini il sindaco poteva aspettare il verdetto della giustizia penale, senza dare quella notizia falsa».
La vicenda a cui si riferisce il deputato pentastellato è l’indagine sulla scelta ambigua di un istruttore direttivo contabile che ha rimesso al giudizio delle autorità il primo citadino e tre componenti della commissione: Rita Maria Greco, Angela Bitonti e Filomena Bafaro.
L’assunzione “incriminata” è quella del funzionario Emilio Dante Martino, per la quale gli indagati avrebbero «attestato falsamente nel verbale numero 2 del 15 febbraio 2017 che la commissione esaminatrice in composizione collegiale aveva partecipato al colloquio» e che lo stesso sarebbe stato sottoposto a molteplici domande su diverse materie alla presenza del sindaco. Tesi che il pm Giuseppe Cozzolino ha evidentemente ritenuto falsa, ponendo l’esponente del Partito Democratico sotto indagine.
Ma Belcastro non solo ha rinnegato ogni accusa, ha riferito anche che giorni addietro il giudice per le indagini preliminari avrebbe disposto l’archiviazione del procedimento. Notizia che secondo i 5 stelle sarebbe completamente falsa.
«Soprattutto di questi tempi è gravissimo e inaccettabile il fatto che il sindaco – sottolinea Parentela – abbia detto una bugia così clamorosa e facilmente individuabile, peraltro confermata dalle dichiarazioni del suo legale, per cui il gip di Cosenza non si è ancora pronunciato sulla vicenda».
«Pertanto – conclude Parentela – chiediamo le dimissioni immediate di Belcastro, a prescindere da come andrà il procedimento penale ancora aperto a suo carico. Il primo cittadino di un Comune non può essere così bugiardo, leggero, irresponsabile e irrispettoso».
 

Clicca qui per seguire la pagina facebook La Lince e rimanere sempre aggiornato