Calabria, singolare protesta sulla ss 106: carri funebri in marcia

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Calabria, singolare protesta sulla ss 106: carri funebri in marcia

Carri funebri in marcia per il mancato ammodernamento della strada statale 106, tristemente ribattezzata come strada della morte
 
Nando Amoruso, presidente del comitato “Vita” da anni impegnato nella battaglia per l’ammodernamento della strada statale 106, questa mattina ha guidato la protesta dei carri funebri in marcia sulla statale ionica nel tratto compreso tra Cirò Marina e Crotone, dove si è fermato nei pressi di un centro commerciale, alla testa di un corteo sei carri funebri e di un camion su quale sono collocate due corone in memoria delle tante vite spezzate su quella strada ormai chiamata “strada della morte. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ansa che riporta anche le motivazione che avrebbero spinto l’uomo a intentare la protesta: «Il governatore Mario Oliverio si è sottratto all’impegno che aveva preso l’anno scorso proprio a favore del progetto approvato da Anas e che è al Cipe per il finanziamento definitivo».
Amoruso – è scritto ancora sul sito – ha inteso così, per l’ennesima volta, attirare l’attenzione sul problema della sicurezza legato alla strada ionica. «Resterò qui – ha detto Amoruso – in attesa che arrivino tutti i 27 sindaci del crotonese perché firmino il progetto già approvato dai loro Comuni 12 anni fa, al fine di sollecitare l’ammodernamento della statale 106 nel tratto crotonese che è da tempo fermo».
La protesta, benché sia avvenuta nei Comuni tra Cirò Marina e Crotone, si riferisce all’intera arteria stradale che ormai è stata ribattezzata strada della morte sulla quale, solo negli ultimi dieci giorni hanno perso la vita la 30 enne Lucrezia Brunacci (clicca qui per leggere la notizia) e il 16enne Emanuele Todarello (clicca qui per leggere la notizia). Lo sfortunato Todarello è la quindicesima vittima dall’inizio dell’anno.

Carri funebri in marcia
Fonte foto: Ansa

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