Kroton, il patrimonio archeologico più importante della città è pronto a spiccare il volo

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Kroton, il patrimonio archeologico più importante della città è pronto a spiccare il volo

La possibilità del compimento è legata alla presenza dei soldi, in particolare 62 milioni di euro, unita all’elemento più importante, la volontà dei politici
 
Crotone è pronta a ripartire dalla cultura. Per farlo tiene in considerazione l’idea di far risorgere l’area urbana dell’antica Kroton. A tal proposito, occorre precisare che non è la prima volta che l’idea affiora nella mente dei politici impegnati nel progetto. Infatti, si era pensato a ciò, addirittura negli ultimi venti anni e l’argomento era stato ripreso circa cinque volte ma l’attuazione concreta non è mai giunta.  Ora sembrano esserci tutti i presupposti affinché l’opera da “astratta” possa diventare “concreta”.
La possibilità del compimento è legata alla presenza dei soldi, in particolare 62 milioni di euro, unita all’elemento più importante, la volontà dei politici. Tante le personalità che si sono impegnate al massimo nel progetto indicato, tra studiosi e amministratori pubblici i quali hanno dimostrato l’intento di far risorgere dalle macerie la cosiddetta capitale della Magna Grecia ossia l’antica Kroton. Se tutto va come previsto, mercoledì prossimo la nave di questa grande costruzione inizierà a salpare. Il Presidente della giunta regionale Mario Oliverio, insieme al Sindaco Ugo Pugliese e il Segretario del Mibact Salvatore Patamia dovranno occupasi della firma dell’accordo stabilito per l’inizio delle attività del progetto dell’area urbana in questione.
L’evento si terrà mercoledì prossimo alle ore 12,00 presso il Comune di Crotone mediante una previsione di un investimento pari a 61,6 milioni di euro. Inoltre, al momento descritto, saranno presenti Dorina Bianchi, sottosegretario ai beni culturali, Antonella Rizzo assessore regionale e Flora Sculco consigliere regionale. L’intervento sull’area urbana concerne il ripristino del sito archeologico della città di alcune aree urbane, lo sviluppo dell’area Lacinia insieme alla creazione di nuove infrastrutture e il conferimento di una nuova identità culturale da assegnare alla città di Crotone.
L’ipotesi della presenza  di questo tesoro nascosto e inestimabile è iniziato nell’agosto del 2015. In quel periodo, cominciarono ad essere effettuati i lavori della recinzione dell’area che fecero emergere le prime tracce di quello che poi si sarebbe rivelato negli anni a venire: tre tombe risalenti all’epoca greca e un muro. Inoltre, negli anni passati, precisamente tra gli anni Sessanta e Settanta, l’ampliamento della fabbrica fece rinvenire una strada, un decumano avente una larghezza di 36 metri. Quelli furono i primi segnali di un grande patrimonio che aspetta ancora di continuare ad essere scoperto e cominciare ad essere riconosciuto nel suo immenso valore.
Un valore che non ha tempo, che non ha fine.
di Benedicta Felice
 

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