Praia a Mare, nel decreto del commissario Scura finalmente il Capt diventa ospedale

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Praia a Mare, nel decreto del commissario Scura finalmente il Capt diventa ospedale

Prima di fare i salti di gioia è meglio attendere qualche certezza in più, visti i trascorsi storici, ma il nuovo decreto emanato da Scura lo scorso 4 gennaio farebbe ben sperare. Per la prima volta, infatti, l’ospedale di Praia a Mare viene appunto indicato come presidio ospedaliero (indicato con la sigla P.O.) e non più come Capt, centro di assistenza primaria territoriale, ossia la casa della salute che era diventato dopo la riconversione di aprile 2012. La novità è che a sottoscrivere il decreto è il commissario Massimo Scura, solo fino a qualche settimana fa rimasto irremovibile sulla riapertura dell’ospedale (clicca qui per consultare e scaricare la documentazione).
 
In sostanza, Scura non fa altro che legittimare l’attuazione della sentenza del Consiglio di Stato, arduo compito affidato al commissario Eugenio Sciabica, ma affinché si possa parlare ufficialmente di riapertura si dovrà necessariamente attendere il decreto di riorganizzazione ospedaliera a firma dello stesso Scura, in cui l’ospedale di Praia dovrà farsi spazio per ottenere i 62 posti per acuti previsti, a fronte di un unico posto attualmente disponibile in tutta la regione. Oltretutto si dovranno ottenere i fondi per le attrezzature e riportare il personale medico e sanitario al loro posto.
Per il momento delle nuove attrezzature neanche l’ombra, però si procede con le assunzioni per non farsi trovare impreparati, personale assunto a tempo indeterminato i cui costi però dovranno trovare copertura nel bilancio aziendale.
 
Il documento, al momento, fa riferimento all’arrivo di tre medici anestesisti, che a partire da oggi dovrebbero sommarsi ai medici, agli infermieri e agli oss che entro e non oltre la fine di gennaio andranno a formare il nuovo reparto di medicina d’urgenza. Poi sarà la volta del reparto di Chirurgia.
Per amore della verità, bisogna però ricordare che, dalle parole ai fatti, in quelle mura solitamente c’è tanta strada da fare. Mentre in prossimità delle elezioni politiche ci si affanna per ripristinare il tutto, ricordiamo che ad esempio la costosissima Risonanza Magnetica trasportata nel nosocomio già nell’aprile scorso, regolarmente collaudata e messa in sesto, aspetta ancora di fare la sua prima diagnosi.
D’altronde le polemiche da mesi non si placano. Dopo la nostra intervista al direttore della struttura Vincenzo Cesareo (clicca qui per vedere il servizio), in cui ha denunciato di essere stato pagato per mesi senza aver fatto nulla in una struttura inesistente, è giunta a sorpresa la notizia di una presunta indagine aperta a Catanzaro in merito all’inaugurazione dello scorso 3 novembre, in cui la Procura pare voglia vederci chiaro sui tanti proclami della politica.
 

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