L’uomo (nella foto) residente ad Acri (Cs), era diventato noto nella primavera scorsa per un video che lo riprendeva durante un comizio nella campagna elettorale che lo vedeva candidato come come consigliere comunale
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IL VIDEO È TRATTO DALLA PAGINA FACEBOOK “TUTTO COSENZA”
Saper ridere della vita è già di per sé una fortuna, saper poi ridere di sé stessi è una vera propria e propria arte che migliora la qualità della propria vita e di chi sta intorno. Lo sa bene Angelo Cofone, l’acrese divenuto popolare in tutta Italia per il suo strampalato comizio durante la campagna elettorale che lo vedeva candidato alla carica di consigliere comunale per la coalizione di Anna Vigliaturo (clicca qui per vedere il video). Pochi secondi che l’hanno reso celebre per la sua genuinità, per quel modo strano di approcciarsi agli elettori che nei toni somigliava tanto a un altro aspirante politico calabrese, il Cetto Laqualunque interpretato dall’attore Antonio Albanese.
Come al solito poche ore dopo il popolo del web era letteralmente diviso in due, tra chi ne aveva apprezzato la semplicità e l’assoluta mancanza dell’interpretazione di un personaggio politichese ingannevole e artefatto costruito a tavolino, e chi l’aveva offeso, insultato, deriso, schernito, vomitandogli addosso ogni frustrazione personale e addossandogli colpa che non ha, come aver fatto vergognare la Calabria. In realtà sono ben altri i politici e gli uomini di cui la Calabria e i calabresi dovrebbero vergognarsi.
Ma il buon Frosparo, soprannome che indica letteralmente fiammifero, cerino, si era fatto beffa di ogni internauta odiatore e aveva cominciato la sua escalation di popolarità che lo ha visto protagonista in diverse interviste delle più celebri penne e tv del giornalismo calabrese. E sempre con il sorriso, mai neppure una parola di vendetta verso i suoi detrattori. Contemporaneamente il personaggio “cettiano” lasciava il passo alla verità cercata nella sua vita privata e passata, dove si scopre che Cofone è una delle persone più benvolute di Acri, un lavoratore, una persona perbene che nella politica ci era finito da anni, muovendo i primi passi accanto a una delle famiglie politiche più influenti della Calabria, i Trematerra, padre e figlio. Altro che sprovveduto (clicca qui per leggere la sua storia).
L’esito elettorale non fu nemmeno da sottovalutare: benché non fosse riuscito a sedere in consiglio comunale, il candidato Frosparo si aggiudicò oltre un terzo delle preferenze della sua lista “I moderati di Acri” (clicca qui per leggere l’articolo) tenendo tutti col fiato sospeso durante i difficoltosi conteggi (clicca qui per leggere l’articolo).
Dopo la parentesi elettorale e un periodo di ospitate nei vari locali della zona, Frosparo aveva annunciato con estrema umiltà di ritornare a fare il suo lavoro, ovvero il trasportatore, con cui munito di furgoncino fa fare la spola ai prodotti della sua terra portandoli fino in Germania. Non senza prima aver stupito tutti, nel luglio scorso, con l’elezione in assemblea nazionale per il partito della Democrazia Cristiana (clicca qui per leggere l’articolo).
Poi qualche giorno fa l’annuncio della sua partecipazione ad Avanti un altro, il fortunato programma condotto dal due Bonolis-Laurenti. Nessuna ambizione né smania di protagonismo, l’Angelo Cofone a Canale 5 è lo stesso che abbiamo conosciuto in questi mesi: genuino, semplice, umile, tanto che a tratti suscita tenerezza. Prima di essere sottoposto alle domande del quiz, il programma manda in onda uno spezzone del comizio che lo ha consacrato una celebrità, almeno nella sua Acri, dove dice di non pagare più il caffè. Mentre le immagini scorrono con il commento cinico e impietoso dei conduttori, Angelo ride di gusto. Ride di Sé. Come solo i migliori sanno fare. Si diverte e diverte il pubblico. Sta allo scherzo e non si scompone, non fa nulla per non sembrare quello che è. Perché non vorrebbe essere niente di ciò che già non sia: una persona persona perbene che ha provato a mettersi in gioco senza mai farsi schiacciare dal giudizio altrui, prontamente annientato con una gran bella risata.
