Lettere alla redazione: «Caro Gratteri, sull'alto Tirreno il suo invito a denunciare è del tutto inutile»

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Lettere alla redazione: «Caro Gratteri, sull'alto Tirreno il suo invito a denunciare è del tutto inutile»

Nicola Gratteri (in uno scatto del sito Informagiovani Agropoli), oggi procuratore capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro
 
Gentile redazione,
oggi è di moda l’invito a denunciare, anche se spesso chi lo formula non lo fa.
Io ho incominciato molti anni addietro a tutte le istituzioni ed a tutti i livelli; la prima volta, ad una denuncia circostanziata e documentatissima, proposta alla Procura della Repubblica di Paola (CS), ho ricevuto notifica di “Avviso della richiesta di archiviazione” dopo sei anni e più, circa, con la motivazione che il reato era (nel frattempo) prescritto. RIDICOLO!
Poi, le altre numerose volte nulla, mai ne è sortita alcuna positività da nessuna parte e da qualsiasi istituzione anche se ne ho sollecitato riscontro a norma delle vigenti disposizioni di legge. Per ultimo ho proposto formale denuncia, circostanziata e documentata, come sempre, alla Procura della Repubblica di Paola, competente per territorio, per tramite la Stazione dei Carabinieri di Scalea, CONTRO: il Commissario Governativo per la Sanità in Calabria, Ing. Massimo SCURA ed il Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, Dr. RAFFAELE MAURO, chiedendone la punizione a norma di legge e, venerdì u.s., mi è stato notificato l’avviso della richiesta di proposta di archiviazione della denunzia che avrei proposto contro un medico del Poliambulatorio di Scalea, responsabile di un servizio che non ha assolutamente nulla a che fare con la vicenda di che trattasi. Ciò, a mio avviso, è davvero straordinariamente RIDICOLO e denota: SUPERFICIALITA, PRESSAPOCHISMO, MENEFREGHISMO, STRAFOTTENZA, DEPISTAGGIO INFANTILE PER L’OTTENIMENTO DEL CONSEQUENZIALE FAVORITISMO.
Anche se da parte di tutte le istituzioni, in primis del Procuratore GRATTERI, si asserisce che la mafia non è solo nella politica ma anche nelle istituzioni tutte, io non ho ancora sentito di una inchiesta che ha ammanettato un agente, un dipendente di Tribunale, un dipendente delle Procure della Repubblica.
Si tratterà di SETTARISMO non punibile dalla nostra legislazione vigente? Comunque tutto questo, sulla vita della gente comune, in questo caso particolare sulla mia vita.
VINCENZO METE
 

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