Lettere alla redazione: «La fine di Ernesto Magorno a Diamante»

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“L’on.Ernesto Magorno non naviga in buone acque nel suo territorio.
 
È particolarmente odiato dai sindaci vicini al suo paese, come Ugo Vetere sindaco di Santa Maria del Cedro, dai sindaci di Cetraro, Belvedere e Scalea, e dulcis in fundo dallo stesso sindaco di Diamante Gaetano Sollazzo che ha defenestrato la moglie dell’onorevole da vice sindaco e due suoi consiglieri con deleghe importanti. Al Comune insomma non lo calcola nessuno.
Gli amici storici di Magorno, una volta suoi serbatoi di voti, ora sono scomparsi o addirittura hanno votato contro di lui, riversando i loro voti nel movimento di Grillo nonostante il fatto che a Diamante, dove ha preso una barca di voti nonostante, a parte 4 o 5 militanti, non siano presenti nel territorio né facciano politica attiva. Finanche parenti stretti come l’imprenditore Savarese, anche lui qualche tempo fa suo elettore nelle provinciali e nazionali, questa volta ne è rimasto alla larga.
Gli rimane il suocero, Biagio Casella, noto imprenditore che è riuscito prima della rottura con il sindaco Sollazzo ad ottenere una mega licenza per costruire in un terreno scosceso fra Diamante e Cirella, una lottizzazione speculativa per costruire un centro commerciale con al centro il supermercato Conad. Come abbia ottenuto licenze dalla forestale, dalla soprintendenza e soprattutto dall’ordine dei geologi non si sa.
Al giorno d’oggi chi passa sulla superstrada, dove i vigili di Diamante si mettono con l’autovelox per far rallentare le auto e permettere il via vai di camion del cantiere di Casella ad entrare ed uscire con tonnellate di terra sbancata dalla collina, rimane sbalordito. Ma tanto si sa che da queste parti i magistrati sono presi da altri problemi e non guardano le speculazioni edilizie, così è sempre stato. Biagio Casella ha distribuito agli impiegati della Conad di Belvedere M.mo e agli operai della ditte costruttrici del nuovo cantiere i santini di Magorno senatore.
Quei pochi amici che gli sono rimasti e che si da danno da fare per Magorno sono quegli amici che, quando era ancora sindaco, gli facevano da spalla e ricevevano incarichi. Così come anche la sua ex moglie.
E poi perché Magorno è rimasto fuori dalla questione porto?”.
Lettera firmata