Scheletro di pesce spiaggiato a Scalea, il parere del biologo marino

Secondo l'esperto potrebbe trattarsi dello scheletro di una rana pescatrice

0
Scheletro di pesce spiaggiato a Scalea, il parere del biologo marino

Nel pomeriggio di ieri una foto aveva allarmato la città di Scalea (ne abbiamo parlato qui: Scalea, il mare restituisce un grosso scheletro di animale). L’immagine ritraeva una carcassa di animale di grandi dimensioni in stato di decomposizione. Lo scheletro, che sembrava appartenere a un pesce di grossa taglia, sarebbe stato restituito dalle acque antistanti il mare di Scalea. Del singolare ritrovamento avevano colpito le dimensioni dello scheletro e soprattutto le cause incerte dello spiaggiamento. La nostra redazione poco dopo ha cercato di mettersi in contatto con un giovane biologo marino del posto, il quale in mattinata ha provato a risolvere l’enigma dopo aver valutato attentamente la foto.

 

Ecco cosa ci ha risposto: «A prima vista sembrerebbe il cranio di una rana pescatrice, la difficoltà del riconoscimento sta nel fatto che lo scheletro è ribaltato. Se così fosse non si tratterebbe di un fenomeno particolare, semplicemente la rana pescatrice non è un pesce rarissimo ma nemmeno troppo comune, per questo non è frequente lo spiaggiamento. Escludo l’ipotesi che sia stata uccisa dai pescatori, in quanto non avrebbero certo rigettato il pesce in mare, viste la qualità e il sapore delle sue “carni”.

Mi sembra di vedere che manchi la mandibola, segno che il pesce era morto da tempo. Nei giorni scorsi abbiamo avuto una buona mareggiata e il pesce potrebbe essere morto da una settimana circa. Mi sento inoltre di escludere l’ipotesi della morte a causa dell’inquinamento. Non potendo “toccare” con mano, non mi resta che formulare un’altra ipotesi. La rana pescatrice è un pesce molto particolare e l’unica causa, a livello antropico, che mi viene in mente è la pesca da strascico, il pesce potrebbe essere stato ferito dalla rete e successivamente morto e trasportato durante la tempesta. Come causa antropica penso a questo. Se si trattasse di cause naturali potrebbe essersi trattato di strozzamento, poiché questi pesci hanno la capacità di nutrirsi di prede anche più lunghe di essi”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here