Omicidio a Diamante, la reazione della politica e le iniziative promosse

Il sindaco di Praia a Mare, ad esempio, propone di organizzare un tavolo comune con il Questore e con tutte le Forze dell’Ordine nonché con tutti i Sindaci della costa tirrenica, al fine di poter programmare interventi unitari, con regole, divieti e orari uguali per tutti

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Omicidio a Diamante, la reazione della politica e le iniziative promosse

Il tragico evento di ieri notte ha lasciato sgomenta un’intera costa. Tutti hanno mostrato il proprio sdegno e promesso interventi per il ripristino della legalità. Dopo la dura nota dei parroci di Diamante e Cirella, ecco di seguito i comunicati stampa dei politici relativi alle tristi e note vicende legate alla morte del 23enne Francesco Augieri.

 

IL SENATORE ERNESTO MAGORNO

Il senatore del Pd, Ernesto Magorno, ha inoltrato al prefetto d Cosenza, Paola Galeone, la richiesta di convocazione del Comitato per l’ordine pubblico e della sicurezza al fine di valutare tutte le opportune iniziative da assumere, dopo la morte violenta di un giovane avvenuta ieri a Diamante.

Nella sua missiva al prefetto, il senatore Magorno si sofferma sulla gravità dell’accaduto, sul sentimento di costernazione e preoccupazione che si è diffuso nella cittadina e chiede un’approfondita riflessione sulla necessità di assumere provvedimenti urgenti sul fronte della sicurezza e del controllo del territorio.

“La tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini – scrive Magorno – rappresenta un punto fondamentale nella qualità della vita e dell’accoglienza di una cittadina, come Diamante, a forte vocazione turistica, che registra nella stagione estiva un numero elevato di presenze e, quindi, un notevole incremento della popolazione, con tutte le criticità che ciò comporta. Gli stessi parroci di Diamante e Cirella – aggiunge il senatore del Pd – sollecitano la nostra città a darsi delle regole di convivenza e di sereno rispetto, delle indicazioni operative serie e responsabili, soprattutto nel periodo estivo”.

Da qui, l’esplicita richiesta al prefetto Galeone a indire una riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza con l’obiettivo di approfondire tutti i termini della vicenda e valutare le contromisure necessarie per far fronte a una problematica di estrema delicatezza e attualità.

 

IL COORDINATORE PROVINCIALE IDM RAFFALE PAPA

Ora basta!!!
Non si può morire ammazzato a 23 anni per una rissa in una notte di agosto.

Basta, con l’indifferenza che ci fa spettatori inermi ed a volte colpevoli.

SulTtirreno cosentino,
tranne le dovute eccezioni, ciò che abbiamo non è turismo, ma tanta, tanta gente che viene a bivaccare su un territorio senza regole.

Accoglienza non è invasione, non è diventare succubi del pressappochismo, della mancanza di rispetto, del menefreghismo, del tirare a campare, dell’improvvisazione.

Basta con l’arroganza che diventa prepotenza e qualche volta morte come accaduto a Diamante.

Questo gravissimo atto criminale deve segnare un passaggio non più rinviabile di cambiamento nel controllo e gestione del territorio.

Meno di un mese fa ho posto all’attenzione pubblica la questione sicurezza, l’appello è rimasto inascoltato nel silenzio quasi generale, ma non si aspetti ancora, non si perda altro tempo per porre in atto drastici provvedimenti che assicurino l’incolumità dei residenti e delle tante persone serie e perbene che frequentano le nostre zone.

I nostri territori meritano di piu e se vogliamo provare a rendere ricchezza il grande patrimonio di storia, natura e cultura che abbiamo, diventa necessario intervenire sulla verifica delle presenze e sulla qualità dei servizi da offrire ma non gratuitamente.

Non dobbiamo più svendere né ciò che abbiamo, né noi stessi,
coloro che vogliono onorarci della presenza saremo ben lieti di accoglierli nel rispetto reciproco e delle regole che non possono essere disconosciute o calpestate.

Comuni, Provincia, Regione, Prefettura, Forze dell’Ordine, facciano subito ciò che serve per ripristinare la legalità, la morte di Francesco a 23 anni lo impone a tutti, non rendiamo vano questo enorme e straordinario sacrificio.

 

IL SINDACO DI PRAIA A MARE ANTONIO PRATICÒ

Accolgo con infinita partecipazione la riflessione dei Parroci di Diamante e Cirella sul grave episodio accaduto di recente a Diamante, e che ha visto perdere la vita un giovane cosentino di soli 23 anni.

Non posso che essere pienamente concorde con quanto da loro affermato, ma le mie non sono parole di circostanza: personalmente, e quasi in solitudine, ben prima che accadessero i molteplici eventi negativi di questa estate sul Tirreno, fin da questo inverno ho cercato di portare avanti una discussione seria su problemi gravi che si presentano durante la notte sulla nostra costa tirrenica già da tempo.

La musica oltre ogni limite fin quasi al mattino, l’abuso di alcool e l’uso di sostanze stupefacenti sono un mix che per forza di cose prima o poi porta a situazioni gravissime.
Non mi sono limitato a lanciare un grido d’allarme, ma ho messo in atto tutto ciò che era in mio potere per cercare di limitare al massimo i rischi che corrono i nostri giovani che amano “vivere la notte” in maniera troppo spesso sconsiderata.

Sono ben consapevole che non bastano certo le Ordinanze a risolvere il problema, ma le stesse oltre a porre un limite ai rischi servono anche ad evidenziare in maniera più forte e a far prendere coscienza a tutti di alcune problematiche che troppo spesso vengono ignorate.
Ma i miei interventi, A TUTELA DEI GIOVANI, e non certo contro i giovani, come più volte tanti sciocchi li hanno etichettati, troppo spesso sono stati contestati e banalizzati, anche da parte di tanti operatori commerciali che invece dovrebbero avere a cuore la salute dei propri giovani clienti.

Ma sono anche consapevole che da solo non posso arrivare a risultati soddisfacenti, perché il problema va affrontato a livello di territorio: imporre regole più stringenti solo a Praia, non serve a nulla se a pochissimi km di distanza quelle stesse regole non possono dispiegare alcun effetto preventivo sulla riduzione dei rischi.

Proprio per questo, da subito chiederò agli Organi superiori, in primis al Prefetto, di organizzare un tavolo comune con il Questore e con tutte le Forze dell’Ordine nonché con tutti i Sindaci della costa tirrenica, al fine di poter programmare interventi unitari, con regole, divieti e orari uguali per tutti, aventi il solo fine di tutelare la salute pubblica e salvare dal baratro il maggior numero di giovani.

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