Giallo all’ospedale di Praia: il nome del medico aggressore in un inquietante articolo di 4 anni fa

Secondo la ricostruzione giornalistica dell'epoca, il medico durante il servizio avrebbe preso a calci e pugni due carabinieri che gli contestavano l'evidente alterazione psicofisica dovuta presumibilmente all'abuso di alcool

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Giallo all'ospedale di Praia: il nome del medico aggressore in un inquietante articolo di 4 anni fa

C’è un giallo che avvolge in queste ore l’ospedale di Praia a Mare. Nelle scorse ore alcuni lettori ci hanno segnalato degli articoli del 2014 in cui si evincerebbe che il medico protagonista della presunta aggressione ai danni del tecnico radiologo, fosse già noto alle forze dell’ordine. Secondo quelle fonti giornalistiche, il camice bianco in servizio all’epoca in un ospedale campano sarebbe finito ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale, dopo che i militari erano andati in ospedale, a seguito di una segnalazione anonima, per contestargli l’evidente stato di ebbrezza.

 

In un articolo del 10 giugno del 2014, il sito Il Fatto Vesuviano scrive: “Era al lavoro ubriaco, e come se non bastasse ha anche opposto resistenza ai carabinieri. A rendere la vicenda ancora più singolare è il fatto che si tratti del medico di guardia dell’Asl, finito ai domiciliari e temporaneamente sospeso dal servizio. Il professionista è originario di [omissis], ha [omissis] anni e si chiama [omissis]. Il fatto è accaduto domenica pomeriggio: tutto è partito da una telefonata anonima arrivata alla caserma dei carabinieri. Un voce metteva in allerta i militari dell’Arma della presenza di un medico presso la struttura pubblica in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta probabilmente all’assunzione di alcool. […] Il medico era a torso nudo e con i pantaloni sbottonati e calati sui fianchi in evidente stato confusionale e di agitazione. Sul posto viene chiesto l’intervento degli operatori del 118, per effettuare i prelievi di sangue e urine ma il medico si rifiuta. I militari dell’Arma – nonostante la resistenza dell’uomo – riescono a stringere le manette ai polsi”.

Il personaggio indicato negli articoli di quattro anni fa e il medico attualmente in servizio presso l’ospedale di Praia a Mare non hanno in comune sono il nome, il cognome, la professione e una sospensione dal lavoro alle spalle, ma anche la provenienza, l’età e il vizietto di mandare giù ingenti quantità d’alcool, dal momento che tale comportamento è riportato in diverse denunce che nelle settimane scorse alcuni dirigenti hanno inoltrato a forze dell’ordine e uffici sanitari provinciali.

È molto probabile, dunque, che si tratti della stessa persona e se così fosse la questione sarebbe molto grave, considerato che all’Asp di Cosenza non potevano non sapere del suo passato.

A dire il vero l’ente diretto da Raffale Mauro non ha battuto ciglio nemmeno dopo il clamoroso episodio dell’aggressione. Il medico è lì al suo posto e al momento non risulta nessuna comunicazione in merito ad eventuali provvedimenti disciplinari. Eppure all’Asp di Cosenza il camice bianco prima dell’episodio del pugno in volto al collega, era stato ripetutamente segnalato per essersi assentato più volte dal lavoro senza avvisare, costringendo i colleghi a coprire turni anche di 36 ore.

Alla luce di ciò, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di avere delle spiegazioni e alcuni di essi chiedono attraverso la nostra redazione di appurare la verità.

di N. C. 

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