‘Commissionegate Catanzaro e il valore del silenzio’

0
'Commissionegate Catanzaro e il valore del silenzio'

In questi ultimi giorni forse il silenzio, anche quello istituzionale, sarebbe stato sinonimo di rispetto, sia verso i cittadini, ma soprattutto nei confronti di quell’Autorità Inquirente verso la quale si nutre fiducia… almeno così viene detto!

 

Ma, fiducia e rispetto non si proclamano soltanto, si applicano, giusto per restituire dignità a quello che è un valore e che si chiama democrazia, unitamente alla capacità di rappresentanza, dove verità e trasparenza sono e restano valori assolutamente non negoziabili. Una non negoziabilità che non consente a nessuno di taroccare volutamente una legittima richiesta, che viene dai cittadini siano essi politicamente coinvolti o non, riducendo il tutto ad uno scenario di giacobinismo o di populismo.

In merito alla Commissiongate non serve fare confusione, non serve usare i social per evidenziare, in modo inutile, documenti che non hanno sostanza con il quesito posto, atteso che quanto si cerca di confondere è sancito dalla normative e questo, nessuno, l’ha mai messo in discussione.

Diverso è invece il dubbio e la conseguente domanda, quella che forse è oggetto di verifica da parte degli organi deputati: capire se le ore non coperte dall’attività istruttoria delle commissioni consiliari del comune di Catanzaro siano state lavorate diversamente dai consiglieri comunali come e quando, perché allora siano state remunerate dalle casse pubbliche?

La domanda è semplice per come è semplice la risposta. Quella risposta che forse, lo continuiamo a dire, necessita di una presa di coscienza e di un’ammissione culturalmente dignitosa di aver sbagliato. Di certo nessuno mette in dubbio la bontà dei soggetti e, presumibilmente (?) la loro impreparazione, tutto questo resta nell’alveo dell’umano, quello che non sopporta però le prove muscolari dopate nella celebrazione di uno status per diritto divino!

E’ talmente vero tutto questo che forse basterebbe andare a verificare comportamenti e rimborsi della precedente legislatura, dove altri consiglieri svolgevano le loro incombenze in commissione, certificando la loro durata oraria e nelle ore residue – nascenti da un semplice contratto full-time – ritornavano sul loro posto di lavoro pubblico o privato e, molto semplicemente, coprivano le ore restanti senza farne carico alla collettività.

Associazione “I Quartieri”

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here