Caro tributi a Scalea, lo sfogo di un uomo: “Vivo con una pensione minima, sono arrabbiato”

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Nella foto, il pensionato Michele Calvano

Michele Calvano è un pensionato di Scalea che, come «attivista del sindacato SPI-CGIL» ma «anche a nome dei tanti pensionati della nostra città», nei giorni scorsi aveva scritto una lettera indirizzata al neo sindaco Giacomo Perrotta e alla sua squadra per esprimere «profonda disapprovazione per le vicende amministrative e gestionali che si stanno portando avanti senza considerare le fasce deboli della popolazione». In altre parole, Michele non si sarebbe aspettato l’aumento dei tributi registrato nella cittadina che, ad esempio nel suo caso, ha fatto aumentare la cifra da pagare per il servizio idrico di circa € 140,00. «Molti di noi – ha detto – attendevano una svolta, specie in ambito tributario».

In uno dei passaggi più significativi della lettera, Michele aveva inoltre scritto: “Voi Amministratori, avevate il dovere di verificare, in primis, le condizioni economiche del tessuto sociale e, di conseguenza, scegliere politicamente altri parametri per riequilibrare una cassa che fa acqua da tutte le parti. Invece avete scelto di tassare gli onesti e i poveri e quindi aumentare del 40% tutti i tributi e inviarli ai “soliti noti” con la semplicità di un mero calcolo di ragioneria. Vi sembrava il momento Giusto?”.

La precisazione dell’amministrazione comunale

A seguito della lettera e alle polemiche sollevate dalla minoranza consiliare, l’assessore al Bilancio del Comune di Scalea, Luigi Russo, aveva replicato con la diffusione di un comunicato contenente delle precisazioni. «Un breve ma doveroso intervento sull’ennesima polemica strumentale mossa a questa amministrazione dai gruppi di opposizione riguardo al tema delle rateizzazioni dei tributi. Come da tabella allegata appaiono chiari ed evidenti i miglioramenti apportati al regolamento indirizzati al duplice obiettivo: consentire a tutti di onorare i pagamenti dei tributi e, al contempo, aiutare chi è in difficoltà tramite la dilazione rateale. Ricordo a me stesso e ai consiglieri di opposizione che qualsiasi comune può garantire i servizi ai cittadini soltanto tramite la riscossione dei tributi. Il carburante, l’assicurazione, la manutenzione degli autobus per il servizio scolastico, il contributo per il servizio mensa, le utenze di energia elettrica e fornitura di gas, l’illuminazione pubblica, la manutenzione alle strade e pulizia e così di seguito, vengono assicurati dalle entrate derivanti dai tributi».

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