Caro sindaco Praticò, non sono una leccapiedi e non lo sarò mai: rassegnati

Nella foto, il sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò, fonte foto: Rete 3 Digiesse

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Caro sindaco Praticò, non sono una leccapiedi e non lo sarò mai: rassegnati

Il sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò e tutta la sua amministrazione pare abbiano scritto un lungo comunicato (che io non ho letto e non leggerò perché me ne strafotto altamente) pieno di offese e insulti alla mia persona e alla mia attività giornalistica. Il motivo sarebbe una lettera di un cittadino, il cui contenuto può essere condivisibile o meno, ma che io non ho censurato e non censuro, come non ho MAI censurato anche le lettere con le quali mi trovavo in disaccordo. Vi è inoltre da dire che il sindaco nella nota fa riferimento a un caso che non sappiamo se sia o meno quello descritto dal lettore nella nostra lettera, dal momento che le nostre fonti, laddove non è richiesta esplicitamente la pubblicazione della firma, sono e rimangono segrete a costo della galera. Diversamente, se negli ultimi tre giorni all’ospedale di Praia è arrivato un solo paziente feritosi in un incidente, io due domande me le farei. 

 

Ebbene. Non è la prima volta che il sindaco aizza la popolazione contro di me propendendo per la gogna mediatica, poiché il sindaco non si limita com’è suo diritto di chiedere una replica o una rettifica dell’articolo nel caso ce ne fosse bisogno (e che io sarei tenuta a concedere), ma tenta incessantemente, benché invano, di mettermi il bavaglio sulla questione sanità, sperando forse di esercitare su di me pressione psicologica. Ma forse il sindaco non sa che la minaccia di trascinarmi in tribunale e il tentativo di scagliarmi contro un paese intero mi fa unicamente sorridere. E se qualcuno si starà chiedendo cosa conterrà mai di tanto scandaloso e menzognero questa lettera tanto da indurre l’amministrazione a scrivere un papello su di me anziché pensare ai veri problemi di Praia a Mare, che dall’inquinamento alla criminalità, dalla disoccupazione alla povertà ormai non si contano più, la trova a questo link: Lettere alla redazione: «Sul reparto Medicina di Praia solo falsità, vi racconto il nostro dramma».

Però ho delle persone a fianco a me e ho il dovere di proteggerle, la mia condotta non deve nel modo più assoluto ledere le vite della mia famiglia e dei miei cari. Dunque, annuncio che sarà mia premura recarmi presso la procura della Repubblica di Paola per chiedere immediati provvedimenti al fine di tutelare la mia sicurezza e la mia incolumità. Recarmi in procura, inoltre, sarà l’occasione per consegnare l’ennesimo dossier sulla sanità direttamente nelle mani dei procuratori.

Caro sindaco, mi viene da dire, non sono mai stata e non sarò mai la tua leccapiedi. È ora che ti rassegni. Ma se proprio vogliamo parlare di bugie e di menzogne sulla sanità e sull’ospedale di Praia a Mare, rinfresco la memoria ai lettori su chi ne ha raccontate di più prendendo ad esempio solo l’ultimo anno e solo gli episodi più eclatanti.

Aprile 2017, l’amministrazione comunale annuncia l’ “inaugurazione” della Risonanza magnetica, alla quale partecipa il sindaco elogiando il direttore dell’Asp Raffaele Mauro per il risultato ottenuto. Ad oggi l’apparecchio non è stato mai messo in funzione.

Novembre 2017, “inaugurazione” ospedale di Praia, alla quale partecipa, tra gli altri, anche il sindaco, che chiaramente elogia il direttore dell’Asp Raffaele Mauro per il risultato ottenuto. Ad oggi non esiste nessun ospedale, né sulle carte, tant’è che non esiste l’inserimento nel decreto aziendale 64, né nella realtà. Solo dieci giorni fa i commissari regionali per l’accreditamento hanno bocciato finanche la proposta di apertura del pronto soccorso perché non ci sono soldi, non ci sono infermieri, non ci sono medici.

Gennaio, febbraio, marzo e luglio 2018, “inaugurazione” reparto di Medicina. Ne dà annuncio l’amministrazione comunale che manco a dirlo elogia il direttore dell’Asp Raffaele Mauro per il risultato ottenuto. Il fato è però che non esiste nessun reparto di medicina se non delle corsie con dei letto dentro, esattamente come lo era quando il reparto era una Rsa. Affinché diventi un reparto di Medicina, necessita sempre l’inserimento della struttura nel decreto aziendale, necessita personale sanitario a sufficienza, che come hanno ricordato gli stessi medici in un documento di una settimana fa, al momento non c’è e necessitano apparecchiature importanti, come ad esempio un semplice ventilatore, che al momento non ci sono.

Rammento inoltre ai lettori che le decisioni sull’ospedale di Praia a Mare non spettano né al sindaco né al direttore generale dell’Asp, Raffaele Mauro. La sanità calabrese è commissariata e in quanto tale che ci piaccia o meno le decisioni le prende l’ingegnere Massimo Scura. In caso contrario, potrebbe ravvisarsi un abuso.

Preciso ulteriormente che il contenuto della lettera pubblicata oggi dalla nostra redazione a firma di un cittadino, è il mero racconto di un ordinario pomeriggio sulla Riviera dei Cedri. Il cittadino ha ritenuto di dover denunciare la mancanza della rete emergenza urgenza, che effettivamente non esiste, mostrando tutto il suo disappunto per gli annunci farlocchi su una sanità ritrovata. E non sarà il sindaco né il Papa a metterci il bavaglio. Anzi approfitto personalmente per chiedere ai nostri lettori di continuare ad inviarci i racconti delle loro esperienze con la sanità altotirrenica. Come sempre, pubblicheremo senza filtri.

Piuttosto, visto che è in vena di menzionare giornalisti e giornalismi, il sindaco spieghi ai cittadini perché il suo Comune non ha un ufficio stampa, magari ci capiremmo meglio sui temi della comunicazione, e già che c’è magari chiarisca pure perché il bando sull’assunzione di un addetto stampa al Comune di Praia a Mare, nell’inverno del 2016, fu annullato.

Francesca Lagatta,

direttrice de LA LINCE

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