Di OSSIGENO PER L'INFORMAZIONE / Calabria, anonimo accusa cronista che riferì di indagini su banca

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Di redazione Ossigeno per l’informazione
Con un foglio affisso sui muri di Verbicaro, in provincia di Cosenza. Afferma che Francesca Lagatta “è stata pagata dai mafiosi per scrivere”. 
Il 31 gennaio 2017 a Verbicaro, in provincia di Cosenza, è stato affisso nei luoghi pubblici un foglio anonimo che attacca la giornalista Francesca Lagatta, collaboratrice del giornale online Notizie Nazionali. La cronista viene accusata, tra le altre cose, di “essere pagata dai mafiosi per scrivere”.
Lo riferisce il sito Notizie Nazionali (leggi) che considera l’episodio il culmine di una serie di pressioni e minacce iniziate dopo che, il 25 marzo 2016, la cronista ha scritto – sul giornale online La Spia Press – un articolo di cronaca su un’operazione del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria all’interno della sede del Banco di Credito Cooperativo di Verbicaro.
La giornalista ha riferito a Ossigeno di aver presentato denuncia per l’accaduto alla Procura di Catanzaro il 31 gennaio 2017.
L’istituto di credito aveva già reagito chiedendo al Tribunale di Paola (Cs) di rimuovere l’articolo sul sito web con un provvedimento d’urgenza. L’istanza è stata rigettata in primo grado il 19 agosto 2016 e la Banca è stata condannata a pagare mille e ottocento euro di spese processuali. Successivamente, in appello – il 9 gennaio 2017 – il ricorso della Bcc è stato parzialmente accolto. Il giudice ha ordinato alla giornalista di precisare che non fu la Dda di Reggio, ma la Guardia di Finanza, ad effettuare l’operazione nell’istituto di credito. Inoltre ha disposto la pubblicazione di un estratto del provvedimento sulla versione cartacea e online delle testate dove è apparso l’articolo contestato, oltre che sul suo profilo Facebook e sul suo sito, per due volte consecutive e a caratteri doppi rispetto al normale.