Lettere alla redazione | Verbicaro, caso Spingola: 'Altro che paladino, vi racconto io la verità sulle dimissioni'

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Lettere alla redazione | Verbicaro, caso Spingola: 'Altro che paladino, vi racconto io la verità sulle dimissioni'

(Nella foto, Felice Spingola. Fonte foto: dal web)
Quello che sta succedendo in queste settimane nel Comune verbicarese ha del paradossale. Un sindaco rinviato a giudizio (clicca qui per leggere l’articolo) che caccia un consigliere di minoranza per un debito nei confronti dell’ente che ha tutte le intenzioni di essere pagato (clicca qui per leggere l’articolo) e l’altro consigliere di minoranza, Felice Spingola, che si dimette a sorpresa dopo la cacciata dal collega e compagno di lista, ma poi si scopre che non ha mi messo piede in consiglio per tre anni nemmeno quando si discuteva sulla presunta incandidabilità e che a conti fatti, lui che aveva inanellato un’assenza dopo l’altra, non è stato mai fatto decadere dalla giunta Silvestri.
In tutto questo trambusto ci scrive un lettore, che fornisce la sua personale versione dei fatti sulla dimissioni dello storico sindaco di Verbicaro, sconfitto da Francesco Silvestri all’ultima tornata elettorale.
Verbicaro è stato sempre un paesino tranquillo, ma ultimamente pare essere diventato un circo tra una nota faccenda e l’altra che l’hanno fatta finire di prepotenza sui giornali. Quando poi l’altro giorno ho letto delle dimissioni di Felice Spingola, ho pensato che siamo veramente alla frutta.
Perché tutto pare essere stato disegnato appositamente per un tornaconto personale. Chiunque pare approfittare di questa o quell’altra occasione, avendo perso il senso civico e il senso delle responsabilità della carica pubblica.
Mi spiego. Felice Spingola era il candidato a sindaco della lista “Per Verbicaro” e Giuseppe De Luca, il consigliere decaduto, è risultato il primo eletto della compagine. Ma da quando nel marzo scorso l’amministrazione di Silvestri ha fatto pressione affinché De Luca ripianasse il suo debito, pena la decadenza, Spingola non ha mai presenziato a un solo consiglio comunale, nemmeno quando il suo compagno di lista aveva mostrato i documenti della rateizzazione delle somme dovute all’ente e poteva essere quanto meno difeso.
Non una parola, una dichiarazione, un presa di posizione. Nulla. Poi, improvvisamente, le dimissioni. Non per supporto a De Luca, precisa, ma per combattere il sistema sbagliato.
In realtà, temo che Spingola abbia approfittato del caso per rassegnare le dimissioni e passare da eroe, quando invece sapeva benissimo che tanto sarebbe stato cacciato a breve anche lui. Dopo la vicenda che ha suscitato molto clamore, qualcuno avrebbe fatto notare che non si è mai presentato in consiglio. Ragion per cui, silvestri e suoi sarebbero stati costretti a prendere (finalmente) provvedimenti anche lui.
La legge consente di dichiarare decaduto un consigliere quando per la terza volta di seguito è assente ingiustificato. Ma Spingola finora a nessuno era venuto in mente di cacciarlo, perché invece di fare opposizione, come invece ha fatto nel bene o nel male De Luca, ha più volte dimostrato di essere sulla stessa lunghezza d’onda dell’amministrazione di Silvestri. Un solo caso su tutti, non mi voglio dilungare, è quello del sit-in per la discarica, che i verbicaresi più attenti ricorderanno. Altro che paladino di giustizia.
Spero pubblicherete la mia lettera senza censure”.
Lettera firmata