Incendi, a Verbicaro cittadini si costituiscono in comitato per arginare il fenomeno in vista dell'estate

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Incendi, a Verbicaro cittadini si costituiscono in comitato per arginare il fenomeno in vista dell'estate

Nell’estate del 2017 il territorio dell’alto Tirreno cosentino è stato letteralmente devastato dai ripetuti incendi, alcuni causati dalla forte siccità, altri certamente provocati dall’impietosa mano dell’uomo
 
Domenica 8 Aprile 2018 alle ore 18:30 presso Palazzo Cavalcanti a Verbicaro (CS) si è tenuto un incontro pubblico per discutere sui problemi degli incendi che hanno devastato il nostro territorio nell’estate 2017. Questo incontro è avvenuto come un inizio di un percorso nuovo che mira alla salvaguardia del nostro territorio. Le lettere inviate ad ottobre 2017 con le nostre rimostranze per ciò che abbiamo subito, con allegato documentazione fotografica e raccolta di firme che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini di vari paesi dell’Alto Tirreno Cosentino ricadenti all’interno del territorio del Parco Nazionale del pollino quali Aieta, Santa Domenica Talao, Grisolia, Orsomarso oltre a Verbicaro, finalmente sono riuscite ha catturare  l’interesse del Presidente del Parco del Pollino, il quale si è reso disponibile ad avere un incontro con noi per parlare delle nostre idee e proposte affinché ciò che è successo l’anno scorso non si ripeta più.
 

Il promotore dell’iniziativa Giuseppe De Giorgio

 
“Siamo consapevoli  che i numerosi incendi dell’anno scorso sono stati così devastanti a causa anche dalla siccità” – afferma Giuseppe De Giorgio promotore di questo movimento di cittadini – “ma ogni anno si verificano puntualmente questi eventi e ciò vuol dire che c’è qualcosa in questi piani antincendi che approvano ogni anno gli Enti, che non funziona. Non è possibile che numerosi cittadini subiscano nei loro terreni perdite ingenti sia a livello economico che affettivo. Noi siamo persone che coltiviamo la terra, e conosciamo sia i pregi  che i difetti, perciò è giusto che chi di dovere ci ascolti. Perché se si continua ad andare avanti così, anche i pochissimi ormai che sono rimasti a coltivare la terra e/o ad allevare gli animali abbandoneranno il  tutto. Tutti gli Enti parlano che vogliono puntare sull’agricoltura, sul suo sviluppo e allora per far sì che tutto ciò possa essere possibile devono metterci in condizione di poterlo fare”.
Durante l’incontro si è parlato chiaro non c’è bisogno di chissà quali investimenti, ma di puntare su l’accessibilità al raggiungimento dei terreni con strade che possono essere intese anche come fasce antincendio; realizzare una condotta idrica che permette l’accessibilità all’acqua per tutti, per spegnere gli incendi, e,  anche per il rifornimento dell’autobotte. Di dare incentivi agli agricoltori ed allevatori, i quali possono essere le migliori vedette sul territorio.
“Inoltre – continua De Giorgio – si è costituito un comitato di cittadini che farà da portavoce delle idee e progetti proposti all’incontro che si terrà con il presidente del Parco Nazionale del Pollino che ci auguriamo che avvenga il primo possibile, e, soprattutto prima che inizia l’era degli incendi”.