Servizio Rai, Di Natale shock: «Rizzato un raccomandato, è uno dei magnifici del concorsone Rai»

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Servizio Rai, Di Natale shock: «Rizzato uno raccomandato, è uno dei magnifici del concorsone Rai»

Nella foto, il consigliere provinciale Graziano Di Natale

 
Il giornalista Rai Stefano Rizzato, il cronista della tappa Pizzo-Praia a Mare del Giro d’Italia, è riuscito in una impresa storica, come non era riuscita mai nemmeno alla politica: unire l’alto Tirreno cosentino e mettere tutti d’accordo. Dai deputati Enza Bruno Bossio, Anna Laura Orrico e Massimo Misiti al consigliere regionale Giuseppe Aieta, dal presidente della Regione Mario Oliverio al senatore Ernesto Magorno, senza tralasciare sindaci di ogni colore politico, giornalisti e cittadini di ogni appartenenza politica ed estrazione sociale. Il commento giornalistico che ha accompagnato le immagini dei ciclisti lungo la strada statale 18 che costeggia il litorale cosentino, che ha avuto per protagonisti navi dei veleni, latitanti e cosche, ha oggettivamente del vergognoso.
Non perché oggi, improvvisamente, si è contrari al sacrosanto diritto di cronaca, non perché il giornalista Rizzato abbia diffuso delle notizie sostanzialmente false, ma semplicemente perché il Giro d’Italia è strettamente legato alla promozione turistica del territorio, in quanto i Comuni pagano salatissime somme per accaparrarsi passaggi e tappe. Oltretutto il Giro d’Italia è un evento sportivo e la Rai offre, o meglio, dovrebbe offrire un servizio pubblico e super partes, pertanto non trattandosi di giornalismo di inchiesta dovrebbe esaltare le bellezze dei luoghi grazie ai quali il giro d’Italia ha ancora motivo di esistere. Per intenderci, la tappa del 2016 al Comune di Praia a Mare costò oltre 73mila euro più la messa in sicurezza delle strade che in soldoni sono parecchie migliaia di euro.
La polemica è stata talmente infuocata che il sindaco di Cetrato Angelo Aita questa mattina ha convocato un consiglio comunale urgente per discutere in merito ad eventuali azioni legali da intraprendere per tutelare l’immagine della sua cittadina e del territorio.
Ma la sua azione non è l’unica. Anche la città di Paola è stata piegata dalle parole di Rizzato, che anziché essere ricordata per essere la città del santo famoso in tutto il mondo, san Francesco di Paola, è stata ricordata per un pericoloso latitante messicano che aveva concluso lì il suo esilio.
E così il paolano Graziano Di Natale, consigliere provinciale e presidente del consiglio dell’assise comunale, non è rimasto indifferente a quello che è sembrato quasi un affronto e una manciata di minuti più tardi aveva scritto dalla sua pagina: «Le parole del cronista Rai del Giro d’Italia, di presentazione dei Comuni della costa tirrenica, sono vergognose. Ad iniziare dal Comune di Paola chiederò, ai Sindaci, di azionare le richieste di risarcimento danni e nel contempo è necessario che la Rai prenda provvedimenti su questo Signore. La nostra non è una terra di latitanti e delinquenti c’è tanta gente per bene che onestamente fa il suo lavoro».
In mattinata alle parole sono seguiti i fatti. Poche ore fa ha scritto e inviato una lettera al direttore Rai che, ha pubblicato su facebook accompagnandola con queste parole: «Stefano Rizzato prima di parlare di Noi dica agli Italiani come è stato assunto alla Rai. E’ un raccomandato e se vuole mi denunci pure».
Di seguito la lettera consultabile on line.